Per  la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah, nonostante l’emergenza sanitaria non consenta iniziative in presenza, come è sempre avvenuto La città di Nardò non mancherà all’appuntamento.  Una data, quella del 27 gennaio, che coincide con l’anniversario della fine dell’Olocausto e la liberazione, ad opera dell’Armata Rossa, degli ebrei sopravvissuti del campo di concentramento di Auschwitz.

https://youtu.be/7AdiOCWpDHs

La Repubblica Italiana, con la legge n. 211 del 2000, ha riconosciuto l’importanza simbolica del giorno dell’abbattimento dei cancelli del tristemente noto lager polacco, ai fini del ricordo della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione dei cittadini ebrei, degli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte e di tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Un legame fortissimo e inevitabile quello tra uno dei più dolorosi periodi storici e la città di Nardò, insignita nel 2005 della Medaglia d’Oro al Merito Civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, per l’assistenza prestata ai profughi ebrei sopravvissuti ai campi di sterminio e accolti nel campo di accoglienza di Santa Maria al Bagno, negli anni tra il 1943 e il 1947.


 Domani, alle ore 10:30, il vicesindaco Oronzo Capoti e il presidente del Consiglio Andrea Giuranna , depositeranno un mazzo di fiori nella stanza dei murales all’interno del Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno.

Qui, oltre alle testimonianze di migliaia di profughi ebrei che tra il 1943 e il 1947 trovarono ospitalità nel territorio di Nardò, sono custoditi appunto i murales realizzati da Zivi Miller, l’unica testimonianza di tipo grafico esistente in Europa dell’Aliyah Bet, il viaggio che dopo la guerra condusse i sopravvissuti ebrei nella Terra Promessa.

 A seguire, alle ore 11:30, il presidente del Consiglio Andrea Giuranna, con i dirigenti dei tre istituti scolastici comprensivi della città, i rappresentanti degli studenti e alcuni familiari di Vittorio Perrone, porteranno un altro mazzo di fiori proprio sulla tomba di Perrone, Cavaliere al Merito della Repubblica e per decenni “memoria” degli anni tra il 1943 e il 1947 per la sua instancabile opera di testimonianza e di sensibilizzazione portata avanti soprattutto nelle scuole. Don Giuseppe Venneri guiderà un momento di preghiera.

https://youtu.be/5fEexVAqLNY