Nardò,13 dicembre_ Buone notizie per i pescatori di Santa Caterina, per gli amanti del pesce fresco e del cibo di qualità, per chi ha a cuore il decoro di un luogo magico come il porticciolo della marina neretina. L’obiettivo è adeguare e migliorare il punto di sbarco e la banchina di ormeggio, per favorire la vendita diretta del pesce fresco e quindi la sua tracciabilità. Ma, più in generale, migliorare le condizioni in cui operano i pescatori professionisti in termini di sicurezza e igiene. Ecco perché l’amministrazione comunale ha incaricato l’ingegnere Michele Durante di elaborare il progetto di adeguamento dello storico molo della marina al fine di ottenere le risorse del Po Feamp 2014-2020 tramite un bando del Gal Terra d’Arneo.

L’intervento è necessario per adeguare il punto di sbarco alle norme di settore e, in un’ottica di filiera corta, per consentire la vendita diretta del pescato. Il mercato agroalimentare, infatti, è caratterizzato dalla filiera lunga, cioè dalla presenza di intermediari (commercianti all’ingrosso, trasportatori, ecc.) tra produttore e consumatore. Nel settore ittico, il pescatore non ha quasi più un contatto diretto con il consumatore finale, spesso a discapito del pesce, che rischia di perdere qualità e gusto lungo le tappe della filiera. Il progetto incoraggia proprio la filiera corta, priva di intermediari, con consumatori e pescatori veri attori della “scena” agroalimentare. Il pesce, dunque, diventa a km zero, qualitativamente controllato e scelto sulla base del rapporto quasi diretto con il pescatore. Infine, la filiera corta ha un vantaggio notevole dal punto di vista ecologico, perché prevede una forma di pesca sostenibile, non massiva, senza sprechi, maggiormente rispettosa degli habitat marini e del mare.

Il valore del progetto è di 130 mila euro e prevede di attrezzare il molo con acqua corrente e illuminazione tramite colonnine erogatrici, con pavimentazione lavabile e con bancali amovibili per la vendita diretta del pescato. Saranno sostituiti gli ormeggi esistenti, ormai degradati, e sarà realizzato un adeguato sistema di parabordi sulla banchina. Saranno anche realizzati alcuni vani da adibire a deposito per i pescatori e una zona attrezzata per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pescato. La commercializzazione del pesce fresco sarà nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza dei luoghi di lavoro. Una particolarità dell’ipotesi progettuale infine è quella di aver riservato un’area, da assegnare poi in concessione tramite bando, per utilizzi di tipo turistico e ricreativo.

Questo intervento fa il paio con un altro previsto per La Vetrina del Gusto. Lo “scrigno” di piazza Salandra, infatti, sarà connesso fisicamente con i locali attigui, che verranno ristrutturati e diventeranno un laboratorio gastronomico in cui sarà centrale l’attività di show cooking. Per questo l’amministrazione comunale ha messo a punto il progetto Laboratorio dei saperi e dei sapori, del valore di 70 mila euro, sempre sui “temi” della valorizzazione del pescato locale e della piena tracciabilità del prodotto fresco, accanto ovviamente agli altri prodotti tradizionali. Questo spazio nel cuore della città, “vetrina” dei sapori neretini e meta obbligata per turisti e visitatori, si arricchirà dunque con un laboratorio gastronomico a 360 gradi in cui “esaltare” la tradizione enogastronomica del territorio neretino.