Nardò, 7 settembre _ Carlotta : «Io sono un’autorità su come far pensare la gente» (Charles Kane)…..Del giornalismo diceva Tiziano Terzani: ” E’ un mestiere, ma non come tanti. Non é una cosa che fai andando a lavorare alle 9 del mattino e uscendone alle 5 del pomeriggio; è un atteggiamento verso la vita che muove dalla curiosità e finisce col diventare servizio pubblico: è missione “
” Non è un semplice mestiere – prosegue – non un modo di guadagnarsi da vivere, ma qualcosa di più, che ha una grande dignità e una grande bellezza, perché è consacrato alla ricerca della verità.
Ecco il suo valore morale, avvertibile nel modo di raccontare, nel presentare i fatti. Certo la scuola, anche una scuola ad hoc, aiuta, ma è propedeutica, perché nessuna scuola potrà mai insegnarti la missione, non ti dà quella cosa in più di cui hai bisogno: la vocazione. E certe scuole di giornalismo mi hanno fatto l’impressione di essere frequentate da seminaristi senza vocazione. Se uno fa il meccanico e lo fa bene, nulla da dire; ma se uno fa il prete, per farlo bene deve avere qualcosa in più. E il giornalista è come il prete: deve avere la chiamata, la vocazione, sentire la missione “.

” Senza vocazione, come ti dicevo, non è un mestiere da fare. Nasce da questo la mia delusione, il mio risentimento, la mia tristezza dinanzi allo stato del giornalismo , dove ho la percezione che ci sia qualcosa, se non proprio di bacato, di distorto.Il vero giornalismo deve fornire un resoconto che sia comprensibile e interessante, ma più di ogni altra cosa conforme ai fatti e alla verità, sulla base del principio secondo cui conoscere la verità aumenta la nostra libertà. ….. Persino gli scrittori, si vedono rubare spazi sempre più ampi dai giornalisti che hanno facile accesso ai grandi editori e quindi al pubblico.
Non importa se sono carenti nella lingua italiana, quel che conta è lo scoop! Il giornalista può influire sulla cultura e sulla politica perché dispone degli strumenti adatti a farlo, il potere conferitogli dal padrone di turno e quello che gli conferisce il popolo che si beve, senza indagare, ogni messaggio e notizia propinata! Il popolino ormai riconosce ai giornalisti una valenza speciale, il potere di orientare le masse, di distruggere carriere e far fallire Governi con i veleni inoculati stilla dopo stilla, giorno dopo giorno, creando separazione tra alleati, o inventando nuovi nemici… DICO BASTA AI PAROLAI AI PENNIVENDOLI: “
Ai veri giornalisti basta avere curiosità per le persone e le cose, umiltà per non anteporre se stessi ai fatti e alle notizie, rispetto per i lettori, dignità da mantenere nei confronti del potere. E poi, certo, una cultura di base, la disponibilità al sacrificio, la verifica continua che ogni cosa che si scrive sia in linea con quel che si ritiene sia la verità “.