Nardò,1 agosto_ Esprimo grande soddisfazione per il rilancio degli investimenti sulle linee ferroviarie pugliesi e, in particolare del Salento – dice Pippi Mellone, sindaco di Nardò e leader del movimento Andare Oltre – convinto che questa politica di investimenti debba continuare con decisione. Anche se la mia città, Nardò, così come l’Arco Jonico, è attualmente esclusa dagli investimenti per l’elettrificazione della linea, è di tutta evidenza che questo intervento è, prima di tutto, una lungimirante scommessa politica.

La mobilità sostenibile non può essere solo uno slogan ma deve diventare intervento sul territorio. Dobbiamo ricostruire una rete ferroviaria del Salento, adatta sia ai flussi turistici sia a organizzare e sostenere ogni esigenza economica e sociale. Penso, ad esempio, alle ZES, sulle quali la politica industriale sta puntando molto e che devono trovare nella rete ferroviaria una via di collegamento con i porti di Taranto e Brindisi, rilanciando la competitività delle zone industriali collegate.

Il Sindaco di Nardò, avv. Pippi Mellone

Per fare questo l’intera rete deve avere i requisiti di interoperabilità, ovvero dev’essere elettrificata.
Ma non solo. Occorre immediatamente rendere operativo sulla dorsale jonica il sistema di controllo “marcia-treno”, che consente ai treni di superare i 50 chilometri orari: non possiamo permetterci i treni lumaca e non possiamo permetterci un Salento a due velocità! Collegare la Valle d’Itria al Salento è stata una scelta formidabile, dalla quale non possono rimanere escluse aree importanti e prestigiose come quelle dell’Arco Jonico Salentino.

Per tutte queste ragioni, come sindaco della più estesa e popolosa città della provincia di Lecce e come riferimento di una classe politica presente in tanti comuni del Salento, ringrazio il Presidente Emiliano per la decisione di spingere sugli investimenti ma allo stesso tempo invito la Regione a prevedere immediatamente un adeguamento degli standard di sicurezza sulla tratta attualmente non oggetto di lavori. Contestualmente occorre programmare gli investimenti per rendere (in pochi anni) più ecologico e funzionale il sistema, anche costruendo nuovi tratti di ferrovia: penso, ad esempio, ad una stazione presso Ecotekne con un nuovo tratto di collegamento veloce, che consentirebbe agli studenti di Nardò, Copertino, Galatina, Gallipoli, Ugento, Casarano (solo per citare le città più popolose) di raggiungere il polo universitario in sicurezza, a costi contenuti e in tempi brevi. Un intervento, questo, che collegherebbe Nardò a Lecce in pochissimi minuti!