(Documentare questo triste periodo di opinioni al vetriolo sui social del “tanto al chilo” imbastite ad arte per polemizzare a prescindere sull’operato di questa amministrazione, abbiamo scritto a più riprese. Come ricorderete anche questa testata giornalistica è stata oggetto di attenzioni morbose di soggetti o presunti tali, visto i vari profili fake e pseudo fake, che dietro mentite spoglie cercano, invano, di trovare scheletri nell’armadio.
Curioso, poi, leggere opinion maker nati su misura la notte del 19 giugno 2016 affetti da “idropenesaturismo” cronico o peggio di transfughi che votati al servilismo si fanno gestire per un piatto di lenticchie.
Insomma c’è l’imbarazzo della scelta nell’assistere quotidianamente al volo radente di una miseria umana che si prodiga,per fini meno nobili di quanto millantano, a scimmiottare azioni riconducibili a screzi mai metabolizzati.
Un post in questi giorni ha catturato la nostra attenzione che riguarda una querelle sul posizionamento di un presunto monumento con soggetto un toro nella prossima rotatoria che verrà realizzata all’ingresso della nostra città.
L’autore del post è il noto, a livello nazionale ed europeo maestro Daniele Dell’Angelo Custode, “neretino d.o.c”. “Artista del metallo” come troviamo scritto in moltissime recinzioni presenti sul web ma secondo i soliti noti: “artista si fa per dire”. Un opinione ingenerosa che cozza fortemente con la realtà che secondo alcuni deve essere forgiata, tanto per restare in tema, secondo la moda del momento che vede sempre del “marcio in Danimarca” in ogni azione riconducibile a questa amministrazione. Non è da escludere che dalla notte del 19 giugno 2016 sia presente tra questi individui una conclamata patologia in corso che qualcuno, scherzosamente ha definito: “Mellonite degenerativa convulsiva”. Il pragmatismo melloniano che sta sulle balle a chi nelle prossime elezioni comunali non saprà cosa scrivere nel suo programma elettorale? In chi vuol insegnare a fare politica e ripercorrendo a ritroso la sua documentata vita politica o sociale si scopre che è tutto e il meno di tutto tra quello che scrive e la sua vera natura?
Come dicevamo miseria umana che dimostra ogni giorno la sua rovinosa deriva in azioni deprecabili soprattutto quando si vuol intaccare l’onorabilità di un cittadino che con la sua arte va oltre l’orticello di quel pressapochismo che da un trentennio ha penalizzato questa comunità.
Post:
Giornalismo(si fa per dire). Approfitto di un articolo che parla nuovamente di un toro in metallo sulla rotatoria(che pare verrà realizzato dal comune, all’ingresso della città), per esprimere il mio pensiero. Dopo un lungo e dettagliato articolo sulla Gazzetta uscito ad ottobre scorso dove si parlava di me sia nel testo che con foto(recuperate probabilmente da un profilo social senza nessun riferimento alla rotatoria) e che quindi mi vede a mia insaputa come autore del toro da posizionare sulla futura rotatoria , eccone un altro, che per scagliarsi contro l’operato del sindaco, tira in ballo di nuovo il toro in metallo, e mi viene il sospetto che si parli di nuovo della mia opera, quella esposta nel mio showroom. Il secondo articolo dice così “il nostro (sindaco) ha anche promesso due grandi rotatorie (non se ne sentiva davvero il bisogno) e dulcis in fondo, un gigantesco toro di metallo dalla indubbia(si fa per dire) valenza artistica, che dovrebbe evidentemente accogliere con le sue grosse corna i malcapitati turisti che dovessero passare dalle nostre parti. Voglio precisare che: la mia opera in metallo che rappresenta un animale, effettivamente simile a un toro, é stata da me iniziata oltre dieci mesi fa, prima quindi che si sapesse della rotatoria e dell’intenzione di posizionamento. nello specifico ed è la raffigurazione ovviamente artistica del Bos Primigenius, antenato del toro in cui resti sono stati ritrovati in recenti scavi sul territorio neretino, entusiasmando l’ambiente scientifico internazionale per la sua importanza.
Questa scoperta è stata per me fonte di ispirazione e continua ad esserlo. Ne approfitto anzi per ringraziare lo staff del Museo della Preistoria di Nardò ‘, per l’aiuto dato. Perché poi prendersela con il toro, denigrandone l’immagine, ironizzando sulle corna, quando è il simbolo della nostra città? Dopo aver appreso dai giornali dell’ intenzione di posizionare sulla costruenda rotatoria proprio una scultura simbolo della nostra Città, se mi sarà data l’occasione proporrò all’amministrazione comunale un mio studio di progetto. Ho sempre pensato che il giornalismo desse le notizie, poi se esiste anche un giornalismo che le notizie le inventa, o un giornalismo che prevede il futuro, io questo non lo so. Di sicuro scrivere” toro di metallo dalla indubbia (si fa per dire) valenza artistica, “vuole offendere l’autore. Quel”si fa per dire “è chiaramente denigrativo, ma per quanto mi riguarda, si va ‘avanti lo stesso. Serenamente. Anche perché a volte il giornalismo…..”si fa per dire”!