Lecce,5 novembre _ L’attacco sferrato da Direzione Italia al Senatore Marti certifica ciò che abbiamo sempre sospettato: il “tavolo del centrodestra” era il “tavolo da gioco” di Raffaele Fitto e non un “tavolo di confronto”. Un tavolo sul quale si perdeva tempo, forse nella speranza di tornare al candidato unico auspicato  dai fittiani. Un tavolo sul quale Forza Italia è stata trattata da “utile idiota”, da strumento (forse inconsapevole o forse no) al servizio di Fitto. Un tavolo dal quale, capita l’antifona, il movimento Andare Oltre è andato via.

La sconfitta del Centro Destra, quindi, ha un nome, un cognome ed un modus operandi, che si ripete ad ogni appuntamento elettorale. Come dimenticare Mauro Giliberti, Rocco Palese e una infinità di candidati sindaco, indottrinati e lanciati come kamikaze?

Altro che “manine”, come dice Gabellone. Se una manina c’è stata è quella che, dopo aver bruciato o snobbato Martella, Stefano, Colafati, Stefanelli, Quarta ed altri, ha gettato nel fuoco  Gianni Marra. D’altronde nessun politico accorto poteva pensare di vincere senza Andare Oltre e Puglia Popolare.

Minerva ha vinto di 16000 voti. Ne bastavano poco più di 8000 per ribaltare l’esito.

Meno di quanti, tra Nardò, Lecce, Galatina e resto della Provincia, fanno rifermento a Mellone e ad Andare Oltre.

Quindi i “vetusti” invece di agitare improbabili espulsioni, dovrebbero fare una analisi politica seria (come suggeriscono Pagliaro, Pala, Messuti ed altri), comprendendo che con questo modo di fare, subordinato ai desideri di Fitto, hanno perso tutte le elezioni possibili negli ultimi 15 anni ed ogni roccaforte politica.

Dopo quasi due decenni di disastri elettorali Pippi Mellone è il leader che, mettendo il Salento nelle mani dei giovani, ha rivoluzionato la politica locale.

Altro che traditore! Andare Oltre, invece, ha agito nel nome dei propri elettori, evitando il “tradimento” della candidatura unica.

Con questo ennesimo schiaffone elettorale, invece, ha lanciato un ulteriore avvertimento ad un centrodestra che può ancora rinnovarsi e ha dimostrato che il centrosinistra nel Salento non può vincere autonomamente.

Chi cerca di smentire questi due concetti ha problemi con la matematica e con la logica.

Da questi due concetti riparte la politica nel Salento, con la consapevolezza che oggi c’è un leader come Pippi Mellone, giovane, forte e carismatico, che con umiltà e lavoro quotidiano sta rispondendo ai bisogni dei cittadini e sta costruendo la nuova classe dirigente del Salento. Un leader che non ha bisogno di ricevere patenti o agibilità politica dalle segreterie dei partiti ma che trae forza direttamente dal popolo.

 

Massimo Fragola

Segretario Provinciale Andare Oltre