Galatone 14 nov:_Senza cultura non c’è sviluppo. Questo principio è stato il faro della mia amministrazione e il Convegno che chiude l’anno Galateano a commemorazione del V centenario della morte di Antonio De Ferraris detto Galateo, organizzato dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università del Salento che ha visto fortemente impegnata la professoressa Sondra Dall’Oco, assessore alla Cultura della mia amministrazione, ne è un’importante espressione.
Galatone ha nel De Ferraris un figlio illustre la cui eredità umana, etica e culturale è un vero patrimonio per la comunità. Con l’assessore Dall’Oco abbiamo deciso di celebrare il grande umanista e medico Antonio De Ferraris, aprendo – il 2 marzo scorso – l’anno galateano che ora si chiude con il convegno itinerante in programma dal 15 al 18 novembre. Non è stato semplice affrontare questo percorso culturale che ci ha portati alla riscoperta di un’identità culturale bisognosa di tempi lunghi per essere recepita. Abbiamo voluto che Galatone ritrovasse l’orgoglio di aver dato i natali a un figlio così illustre, ma – al tempo stesso – dare uno stimolo ai giovani affinché amino lo studio e coltivino la loro cultura.
Ma, nelle nostre intenzioni, c’era anche il progetto di applicare concretamente gli insegnamenti del Galateo allo sviluppo economico della città. Per questo abbiamo portato “Galatone Città del Galateo” alla Bit, con i sette prodotti color del croco indicati da De Ferraris come le eccellenze del territorio. E quindi negli stand della Bit sono stati esposti: miele, formaggio, fichi secchi, uva passa, olio, vino e croco che altro non è se non la pianta dello zafferano, dando a un vasto pubblico l’occasione per conoscere le bontà e la bellezza di Galatone.
Ho creduto molto nel patrimonio culturale che ci ha lasciato il Galateo perché rende questo territorio unico, ma non in contrapposizione agli altri. Il messaggio che ci viene da un tempo lontano cinquecento anni può essere, e per la mia amministrazione doveva essere, la carta d’ingresso per un cambiamento sociale, culturale, economico, fondato su socializzazione, partecipazione, condivisione. Il programma generale delle celebrazioni, per l’aspetto scientifico, è stato messo a punto e curato dal Comitato scientifico, ma nel complesso è stato fondamentale il lavoro del Comitato cittadino.
Ci auguriamo che le solide basi poste alla base di questo progetto, non siano disperse, e che la nuova amministrazione continui il percorso tracciato con azioni concrete rivolte ad affermare con sempre più forza il brand “Galatone Città del Galateo”. Mi riferisco a iniziative già deliberate o programmate dalla mia amministrazione e nello specifico: il restauro delle epigrafi e degli affreschi presenti nella Chiesa dell’Itria, un maggiore impulso al “Premio Antonio De Ferrariis Galateo” tenuto in vita dai nostri studiosi e in particolare da Vittorio Zacchino, l’acquisto della casa del grande umanista, il parco letterario dedicato al Galateo, il concorso di idee per riqualificare gli ingressi a Galatone e ripensare l’arredo urbano di “Galatone città del Galateo”. Tutto questo continuando a coinvolgire scuole e associazioni che sono state già protagoniste del fittissimo calendario di eventi che culmina ora nel Convegno internazionale di studi.
Per quanto mi riguarda, sia pur dai banchi dell’opposizione, continuerò a tenere alta l’attenzione del territorio sulla grande occasione che l’insegnamento del Galateo può rappresentare, non solo per Galatone.
Livio Nisi
già sindaco di Galatone e consigliere di opposione