Nardò 1 sett:_di COSIMO POTENZA_ Ciò che apparentemente rimaneva celato da una semplice foglia di fico ha avuto il suo imbarazzante epilogo. Durante i lavori del consiglio comunale di ieri, i consiglieri comunali Cesare Dell’Angelo Custode e Paolo Maccagnano, svelano le proprie pudende e costituiscono il gruppo consiliare “Fronte Democratico Neritino”.

Natalizio e Maccagnano come due moderni “Adamo ed Eva”, mangiano la mela,  (il Mellone in questo caso), consigliati dal serpentello Emiliano, divenendo di fatto, la foglia di fico di quest’ultimo.

Il nuovo soggetto politico “Fronte Democratico Neritino” altri non è, salvo smentita, una sorta di “porta di contatto” fra la destra radicale di Mellone ed il movimento lanciato dal governatore della Puglia, Michele Emiliano. (vds nostro art.TROJAN HORSE: è l’ennesimo tranello di un killer politico seriale? Quando internet diventa una questione politica.) Infatti, l’originale soggetto politico denominato “Fronte Comune” si presenta come un soggetto trasversale rispetto agli attuali partiti. aprendo le porte anche ai senza tessera, come dire, non preoccupatevi, così possono entrare davvero tutti.

A cadere, a Nardò, è un’altra foglia di fico: quella della sinistra laica e progressista “nuda” che non regge, colpa, le infinite defezioni interne al PD, lo scontro con la realtà politica di una destra radicale ed i sui centri sociali, che scavalcano tutto e tutti, in parte, in conflitto con la propria ideologia, relegata ai purché si faccia.

Una destra sociale che non trova difficoltà ad immaginare un percorso unitario e politico fuori dalle tradizionali ideologie, trovando in un “genere “western” come Emiliano ed il suo movimento, una stringente affinità.

L’idea funziona, lo ha dimostrato  nella fase elettorale, con l’esperienza delle liste civiche che accompagnarono la sua ascesa alla Regione, aggregando personalità diverse provenienti sia da destra che da sinistra dello schieramento politico, essendo le categorie di destra e sinistra evidentemente superate.

 E Mellone? Già Mellone, circondato da uomini che rispondono direttamente al governatore della Puglia e non solo, con gli indirizzi strategici che arrivano direttamente da viale Capruzzi? neutralizzato in partenza affiancandolo dai suoi fedelissimi proprio dove si gioca la partita dei grandi investimenti: Sarparea, condotta sottomarina, ambiente e progetti vari. Mellone è un “re nudo” e le foglie di fico sono finite! Come l’Aretino Pietro, converrebbe camminare con una “mano davanti e l’altra di dietro”, sperando che l’intera città non finisca in mutande.