Dall’indagine di Nardò emergono fatti inquietanti: la Masseria Boncuri è tornata ad essere il luogo naturale di reclutamento dei lavoratori migranti da sfruttare nei campi di anguria. Non c’è che dire: un bel passo indietro! Un passo indietro di sei anni!

Il lavoro dei caporali, a quanto si apprende, era quotidiano. Svolto nel campo del Comune di Nardò, evidentemente confidando nell’impunità.

La Masseria Boncuri è di proprietà comunale. E’ stata allestita una tendopoli con 27 tende. In ogni tenda dormono fino a 8-9 lavoratori in condizioni disumane. Sono oltre 200. L’amministrazione comunale ha il dovere di controllare quello che vi accade.

Chi vi soggiorna. Nei giorni scorsi associazioni di volontariato e  organizzazioni sindacali (?) avevano denunciato la presenza di caporali nella Masseria e la loro totale libertà di muoversi.

E’ semplicemente sconvolgente. Le istituzioni non possono organizzare campi di accoglienza sul proprio territorio e lasciare che si trasformino in luoghi in cui vengono consumati turpi reati.

Siamo di fronte alla evidente inadeguatezza dell’amministrazione comunale di affrontare e  gestire il fenomeno. Ci auguriamo poi che l’ipotesi che l’imprenditore denunciato sia un parente molto stretto di un amministratore comunale sia solo frutto di dicerie perché, in caso contrario, si tratterebbe di un fatto assai imbarazzante e clamoroso, oltre che la testimonianza di qualcosa di poco chiaro.

Fermo il principio che solo l’indagine in corso accerterà le effettive responsabilità personali, un’ombra pesante avvolge l’operato di una giunta che ha lasciato mani libere ai caporali africani, addirittura in strutture di proprietà comunale, e prova a rifugiarsi dietro slogan triti e ritriti.

È lecito domandarsi: chi effettua i controlli dell’accesso al campo? Chi controlla quello che avviene fra le tende? Chi sono i migranti ospitati?

Quanti fra loro sono caporali o responsabili di altri reati o sfruttatori senza scrupoli di propri connazionali? I cittadini di Nardò hanno il diritto di saperlo.

Gli errore, le sviste, le contraddizioni della nuova amministrazione comunale di Nardò sono giganteschi. Al punto che è lecito porsi un’altra domanda: e se non fosse solo inadeguatezza?

Lecce, 29 luglio 2017                                                                        Ernesto Abaterusso

                                                                                       Presidente Gruppo consiliare Articolo 1 – MDP

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