Nardò 15 aprile_di COSIMO POTENZA _E’ storia di questi giorni la nomina del nuovo direttivo di Andare Oltre a Nardò. Come abbiamo scritto a chiare lettere in un precedente articolo, nei gradi gerarchici più alti raggiungibili, per scalata ai vertici sono stati promossi Luigi Maritati e Antonio Perrone. Pensavamo di essere di fronte a una svolta nelle linee di azione di questo movimento giovanile in virtù del passaggio , avvenuto nell’ultimo anno, da semplice opposizione a gruppo di governo principale a sostegno del sindaco Mellone, rimasto comunque a tutti gli effetti Deus ex machinaassoluto del progetto. Le prime uscite invece hanno subito evidenziato una caduta di stile e un atteggiamento tipico da “Bullismo” politico, sicuramente consequenziale a ciò che si evidenzia nelle assise convocate nel consiglio comunale, tanto da far inorridire i cittadini che assistono ignari alle vicende.
L’affissione dei manifesti contro i vecchi amministratori Risi, Piccione e Falangone, rei, secondo AO, di aver provocato il collettamento dei reflui di Porto Cesareo alla nostra cittadina con conseguente scarico a mare, ha fatto capire lo spessore di questi nuovi “segretari politici” incapaci di “Guardare Avanti” per ridisegnare il paese secondo le capacità personali senza dover sminuire costantemente le azioni, compiute in passato da altri, al solo scopo di valorizzare l’inconsistenza del proprio operato. Vogliamo ricordare senza entrare nel merito, non essendo la sede appropriata, che l’attuale amministrazione, pur accettando uno studio migliorativo giunto dalla Regione senza averlo vagliato nelle more, non ha risolto in modo assoluto il problema dello scarico a mare poichè se il progetto, cosa dubbia, dovesse vedere la luce in via definitiva diluirebbe nel tempo i danni per la nostra comunità e per il nostro mare ma non li eliminerebbe mai del tutto. Il collettamento, soprattutto, tanto contrastato in campagna elettorale, “No alla Merda di Porto Cesareo” è stato uno degli slogan vincenti dell’attuale Sindaco Mellone, è rimasto operativo in tutte le sue componenti finali.
Le bugie, come è stato già ampiamente dimostrato in passato, hanno le gambe corte e la presa di coscienza, da parte della popolazione, delle menzogne fatte passare per verità, ha spesso delle ricadute devastanti per coloro che le divulgano scientemente. Inspiegabile poi la risposta alle doglianze del vecchio Sindaco Risi, che ha minacciato di sporgere querela verso gli autori del manifesto preso in considerazione, infatti da parte del movimento politico più che una dovuta spiegazione è giunta solo una ennesima dimostrazione di Forza Politica che, in virtù dei numeri posseduti in aula consiliare, può permettersi di deridere l’inconsistente, numericamente, avversario e bastonarlo a proprio piacimento, secondo una supremazia tanto cara ai Bulli, che nasce dalla volontà di esprimere l’egemonia del potere nei confronti del malcapitato di turno. In città oramai lo squadrismo e la massificazione del pensiero è sotto l’occhio di tutti.
Questi giovani, seguendo i cattivi esempi che trovano le proprie radici tra i ragazzi nelle scuole, esprimono le loro capacità seguendo i comandi del leader senza mai metterlo in discussione ben consapevoli di poter essere esclusi in un attimo, dal manipolo in cui si è presenti, se solo si dovessero mettere in dubbio gli ordini ricevuti. La democrazia e la regola del confronto non insegnano questo e noi il Bullismo e lo Squadrismo lo continueremo a combattere in ogni angolo si vada a manifestare.