NARDO’ 28 MAR:_Dall’Adriatico allo Ionio, da San Foca di Melendugno a Sant’Isidoro di Nardò, Franco Arminio, ha voluto portare la sua solidarietà ai comitati che lottano per salvare gli ulivi del Salento, chi dalla Tap, chi dalle villette e dal resort di lusso alla Sarparea. Nelle giornate di domenica 26 e lunedì 27 marzo nel Salento per presentare il suo ultimo libro, il poeta, scrittore, “paesologo” Franco Arminio, ha regalato non solo le sue parole, ma ha dato anche incoraggiamento e idee alle comunità che lottano pacificamente e nella legalità, per salvare i luoghi di identità del Salento.

 Il Comitato Salviamo la Sarparea ha così avuto il piacere di incontrare una persona straordinaria, dalla sensibilità spiccata, capace di cogliere tutta la bellezza e l’importanza dell’uliveto monumentale della Sarparea a Sant’Isidoro, dove è stato accompagnato da una piccola delegazione a fare una passeggiata. “L’idea generale è che dove c’è un vuoto ci dobbiamo costruire qualcosa. Invece la vera avanguardia culturale e politica è considerare il vuoto una risorsa. È più facile farci le villette piuttosto che avere una visione, quella ad esempio di un parco dell’arcaico, che sfida il senso comune perché il paesaggio inoperoso sembra quasi sprecato”.

 Queste alcune delle considerazioni di Arminio, fatte dopo aver visitato l’uliveto e la suggestiva grotta di Sant’Isidoro, a due metri sotto terra. E ha poi aggiunto: “Il Salento è già colmo di strade, case, cemento. Ha assolutamente necessità di vuoto. Qui c’è questo pezzo di vuoto, che poi vuoto non è perché ci sono questi meravigliosi ulivi, e va assolutamente preservato. Questi luoghi andrebbero riacquisiti pubblicamente e destinati ai giovani del Salento, alle cooperative di comunità per realizzarne un parco del benessere, un’officina della gastronomia, un percorso per ciclisti, un luogo per far passeggiare i bambini e gli anziani: una soluzione visionaria”.

 Il Comitato Salviamo la Sarparea continua nella sua quotidiana opera di produzione di documenti, di incontri istituzionali e di informazione dell’opinione pubblica. Queste parole non possono che rincuorare e incoraggiare la nostra attività. Non poteva che essere così: non a caso Arminio ha intitolato il suo nuovo libro “Cedi la strada agli alberi”.

Nardò, 28 marzo 2017