Torna sotto la lente di ingrandimento della cronaca locale il terzo polo scolastico cittadino. Come ricorderete l’edificio scolastico di via Marzano sarà demolito e nella stessa area sorgerà un edificio scolastico con mura di mattoni e un tetto di cemento che non farà rimpiangere, si spera, quello che è stato il noto prefabbricato di acciaio e pannelli coibentati ormai giunto alla fine della sua eroica vita,scolastica.

In questi giorni rumors ci comunicano un po’ di problemi legati alla logistica dell’edificio che ricordiamo risente fortemente del macroclima,microclima tradotto è freddo d’inverno e caldo d’estate. Un impianto di condizionamento, una coibentazione datata stanno dando il meglio in inefficienza e solo lo spirito di adattamento dell’instancabile corpo docenti e di un attenta direttrice scolastica, ha evitato potenziali situazioni di disagio per alunni dallo spirito di adattamento non comune.

Una situazione vissuta a denti stretti da chi è responsabile e dai nostri amministratori che non hanno mai abbassato la guardia sui problemi che attanagliano edifici datati.

Ma i problema non sono finiti. A breve si presenterà il problema della sistemazione logistica degli alunni che dovranno farsi carico di questa nuova opera di edilizia scolastica che si prevede a cavallo del prossimo anno scolastico o addirittura di quello in corso e del prossimo.

Difficoltà non di poco conto perché ciò vuol dire dirottare intere classi scolastiche in altri opifici o addirittura dislocarli in vari punti della città.

Le soluzioni naturali sono, visto che sono di pertinenza del terzo polo, la scuola media di via XX settembre, l’edificio scolastico di via Bologna.

Un’altra idea per raggruppare l’intera utenza scolastica è quello del tribunale che resta vicino a molte famiglie ma i malumori per questo disagio sono in fermento e senza risposte certe da parte dell’amministrazione l’idea di spostare i figli in altri poli scolastici della città sta prendendo forma.

A complicare , ulteriormente la situazione è la presenza di ratti nelle intercapedine divisorie delle aule che prontamente il primo cittadino, tramite il tam tam di whatsapp ha immediatamente provveduto, con l’invio di tecnici specializzati nella derattizzazione ,a bonificare. Episodi che danno la dimensione reale come il prefabbricato sia in una situazione ormai critica.

Per Mellone e per l’assessore al ramo i problemi scolastici non sono circoscrivibili o secondari ma una priorità , come lo stesso è il trasporto e la prossima apertura della mensa.

Evidente che questa amministrazione come la precedente, è presente, operosa nel limite delle sue competenze e oltre, appare ingeneroso chi da detrattore non abbia un pizzico di onestà intellettuale ad ammettere che questo lavoro sia parte integrande ,a prescindere i colori, di un vivere la comunità a pieno titolo per l’interesse del nostro futuro. A buon Intenditor ….