Nulla è come appare. E’ quanto accade nella lettura della seduta consiliare del 14 settembre 2016 con l’intervento dell’assessore Gianpiero Lupo. (apri pdf) Interessante ed esaustivo il suo discorso più una denuncia “tecnica” che una potenziale giustificazione demagogica_populista ,tanto cara ai detrattori di Mellone & Co., la scelta ,logica, attuata con coraggio di affidarsi pro tempore al consultivo di bilancio redatto dalla precedente amministrazione.

Lupo non risparmia il lato tecnico con una provata documentazione che snocciola in aula con enfasi all’indirizzo chi ora siede tra gli scranni dell’opposizione. Sottolinea passo dopo passo il lato oscuro che dimora saldamente in una gestione del bene pubblico che non ha precedenti.

Affiora un rendiconto della scorsa amministrazione imbarazzante, si predicava bene con proclami elettorali a 360 gradi amplificati dai pennivendoli di regime, ma si razzolava male e per giunta alla giornata .

Il modus operandi fondato sul quotidiano senza una programmazione a breve e a lungo termine, tallone di Achille di chi ieri ostentava il sostantivo femminile : Bella.

Una città asservita da un indirizzo politico dove il pronome personale Io era la regola. Basta ripercorrere a ritroso interventi di ex amministratori dove si scorge il maniacale uso soggettivo della propria immagine per pubblicizzare il minuto mantenimento della macchina amministrativa millantandolo per miracoli.

Altro punto l’evasione fiscale. Si scopre che l’annosa questione dell’ufficio tributi demandato a terzi ha partorito e sostenuto, sino ad oggi, portoghesi incalliti tanto da non comprendere perché nessuno negli ultimi cinque anni abbia preso il “toro per le corna” e attuato un censimento di chi non sa nemmeno cosa sia la parole tasse e gabelle.

Basta aver annotato quest’estate i cassonetti dei rifiuti nelle marine e l’abuso di chi abbandona i rifiuti nelle discariche illegali per sospettare che qualcosa non va per il verso giusto .

Ci chiediamo quante abitazioni non sono state censite nella raccolta differenziata o quante non esistono agli occhi del fisco ?

Visionare oggi l’albo pretorio per rendersi conto l’attuale macchina amministrativa sia attenta e operosa a scovare il sommerso , a riprova delle affermazioni dell’assessore Lupo.

Gravissimo dover appurare che il “Chi controlla Chi” era latitante tanto da permettersi il lusso di non prodigarsi in merito.

Ma Lupo non si risparmia. Rimanda al mittente le accuse degli Lsu, della gestione dei due musei a Santa Maria , dei 227mila euro da utilizzare per l’ordinaria manutenzione ma già “impegnati” prima ancora di iniziare il primo semestre 2016 dalla precedente amministrazione.

Per non parlare dell’ insediamento della guardia di finanza nella struttura del tribunale , fiore all’occhiello della campagna elettorale del Risi_bis rivelatasi inadempiente da parte del comune per la mancanza di 62mila euro per la messa in sicurezza dell’area interessata a ospitare le fiamme gialle.

Non stupisce scoprire solo tramite le dichiarazioni del ex sindaco Risi che la gestione annuale ,da ripartire ai comuni interessati a usufruire della struttura, era di ben 220mila euro …

Quindi una fotografia disarmante di un lascito che porta ad alimentare la critica sterile ancor prima di aver dimostrato con i fatti che c’è un’altra strada da percorrere.

Sconcerta ,ma non più di tanto, come la politica in sette lustri abbia penalizzato questa comunità. Come oggi si stà dimostrando che l’ordinario non è lo straordinario, come la delega di funzione ripartita in questa nuova classe politica stia iniziando a sbrogliare una matassa in cui si annidano potenziali effetti collaterali incatenati al territorio e a presunti interessi annodati alla politica dei crocicchi.

Sorprende come l’opinione pubblica e qualche pennivendolo non abbia letto le dichiarazioni dell’assessore Lupo che nella seduta consiliare del 14 settembre ha posto le basi di cinque anni di governo prospettando un lavoro a cui la sinenergia di “Chi controlla Chi” e l’indirizzo politico, devono necessariamente avere gli stessi obbiettivi.

Se questi presupposti non sono presenti già ora,occorre pensare a rimodulare con risorse umane nuove e motivate, ruoli vitali di controllo che da tempo sono rimasti a mezzo servizio sempre nelle più rose delle previsioni …