La marina di S. Isidoro ha vissuto l’ennesima domenica infernale a causa del traffico mal gestito da lunghissimo tempo e dell’abbandono costante da parte delle diverse amministrazioni di turno.

L’incolumità dei cittadini è stata messa a repentaglio innumerevoli volte per gli ingorghi che si sono spesso creati e di fatto hanno bloccato i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine intervenute in un imbuto, con una perdita di tempo molte volte vitale per chi si trova nella necessità di ricevere cure immediate.

 

Non è accettabile perdere ulteriore tempo ed occorre , con l’estate oramai iniziata e per fortuna non ancora all’apice delle presenze turistiche, trovare una rapida soluzione che risolva, anche temporaneamente, questo problema essenziale per la sopravvivenza della marina stessa . Riprendo lo sfogo di Giulia, una turista milanese ,che sta vivendo sulla propria pelle il disagio in questi giorni e comprendo la sua delusione dalle risposte piene di rabbia ed agitazione .

Ha preso in affitto una casa lungo la strada principale e le lunghe code che si creano nei giorni festivi producono rumore e smog simili a quelli in cui è solita immergersi nella sua metropoli,inoltre la mancanza endemica di parcheggi e l’inciviltà di certi automobilisti imbarbarisce la situazione tanto da rendere difficile raggiungere la spiaggia ,se non impossibile , data la presenza nella sua famiglia di un portatore di disabilità .

Una nota a parte va sottolineata per la mancanza di zone pedonali che rendono assai pericolosa la passeggiata soprattutto nelle ore serali per l’illuminazione insufficiente. I Camper poi irrispettosi delle leggi più elementari creano dubbi sulla salubrità delle acque dall’apparenza cristallina e pura.

Rivolgo un accorato appello ai nuovi amministratori ed agli uffici incaricati alla gestione del traffico cittadino di realizzare, nell’immediato, dei sensi unici che snelliscano il volume di transito delle auto per una sicurezza maggiore dei residenti e per il turismo giornaliero in attesa di una soluzione definitiva che potrebbe essere la realizzazione di un rondò nella zona di maggiore pericolosità ,di zone pedonali e ciclabili, e soprattutto di effettuare maggiori controlli sui mezzi che abusano della costa per parcheggiare o soggiornare.

I turisti su questi temi esprimono giudizi inflessibili e relegare nel ruolo di cenerentola una marina che per le casse comunali rappresenta la maggiore fonte di reddito, a livello di tassa di soggiorno, mi sembra non solo inappropriato ma anche poco oculato.