Racconti, aneddoti, aforismi, pagine di un diario tanto intimo da diventare pubblico perché “avere ragione da soli è come avere torto”. Lo scrittore che, invece di venderla al diavolo, stampa e pubblica la sua anima a 7 euro e 99, stipula un patto di lealtà e di trasparenza assoluta con i lettori.

 

Il diario di un’anima (2008-2016) è la visione del mondo di un italiano fuori posto. Ma l’isolamento ha un pregio. Come testimonia la sentinella protagonista del racconto “Gendarmeria di confine” che, tradita dal suo stesso esercito, compie ugualmente il proprio dovere in un avamposto del deserto, trasformandosi in predone della verità, in un Senza Padre. E rovesciando il mito incompiuto di essere salvati, dona agli estranei ciò che di più antico e sacro le era stato tolto.

Diego Cugia è una guida esperta per attraversare questo deserto familiare: un’Italia così dolce e così ostile. “La solitudine ruota su se stessa come la porta di un Grand Hotel. Qualcuno entra, qualcuno esce”, scrive nel diario. “Sei solo quando ti rendi conto che la porta eri tu”.