Ai Segretari dei Partiti e dei Movimenti politici Agli  Elettori e alle leggiadre Elettrici, nell’approssimarsi della campagna elettorale del 5 giugno p.v. vorrei esprimere una semplice riflessione e un caloroso invito. Nardò non può continuare ad essere la cenerentola della Provincia, abbandonata, ferita, strumentalizzata, scartata ma deve godere dello stesso sviluppo socio- economico- culturale  delle altre Città, non può continuare ad essere maltrattata e strattonata nei servizi come l’Ospedale, la messa in sicurezza della Discarica dei rifiuti a Castellino, la Pretura e il Giudice di pace, la  Sanificazione del torrente Asso, la Pianificazione  della costa e il ritardo del completamento della  circonvallazione, i pochi  fondi europei, le strutture abbandonate (Gerontocomio, Palazzo di Città, Biologia marina ecc.), quelle incomplete e quelle non realizzate, dalle varie lottizzazioni, di pertinenza pubblica! 

E’ necessario invertire la rotta, riprendere il giusto cammino, normalizzare le procedure, pretendere il rispetto dei patti e delle concessioni autorizzative, allontanare i faccendieri compiacenti, gli asserviti e gli inconcludenti, rimettere al centro la POLITICA, quella vera, seria e onesta, a servizio della COLLETTIVITÀ, della CITTA’ e delle PRIMARIE ESIGENZE non contaminabili da subdoli affari presentati e messi su da persone, gruppi e imprese senza scrupoli, senza moralità.

Rivoluzionare il sistema politico amministrativo locale e correggere il declino si può se si interviene sulla “governance” in maniera radicale e asettica col solo scopo di renderla più efficiente e libera dalle pastoie recenti e passate, proponendo compilazione di liste specchiate, evitando personaggi di facile inciucio o con evidenti conflitti di interesse, affidando incarichi a competenti e innamorati della Città e della crescita della Collettività!

UTOPIA d’un visionario? O Sogno utopico possibile e realizzabile! E’ ormai un obbligo morale, un imperativo assoluto, un punto fermo contro il degrado untuoso e scivoloso di questi anni, un consapevole atto d’amore verso la Società e verso tutti noi! Per Noi, per la Città, per Nardò stesso è necessario cambiare, innovare, modificare il modo di amministrare la cosa pubblica, rompere l’isolamento politico e amministrativo, rigenerare il rapporto con i cittadini, con gli apparati burocratici, con le categorie dei lavoratori e con le Istituzioni esterne; occorre creare nuovi strumenti e organismi di democrazia partecipata, più condivisa, più vicina e sentita.

Cambiare non è difficile perché Amministrare è: esprimere un servizio a favore della Collettività, essere selezionati per ricevere in affido la gestione di  un grande BENE pubblico: la CITTÀ , con le sue articolate  problematiche di lavoro, di esistenza, di convivenza, di ricerca della felicità,  mettendo a disposizione le proprie competenze, le proprie intuizioni, le proprie esperienze, la propria  cultura, il proprio IO e le proprie tecniche amministrative, sociali  ed economiche.

Ad mayora sempre, nella speranza di un attecchimento!                                                                                                                        Nardò 28 aprile 2016