Anziché trovare grazia, ho trovato giustizia. L’argomento in questione è la mancata sistemazione della strada provinciale 90 (Galatone – S.Maria al bagno), in prossimità della località di “Mondonuovo”. Nei giorni scorsi, sollecitato dall’Assessore Filograna (Lavori Pubblici del Comune di Nardò), ci siamo recati a Lecce, dal Dirigente provinciale del servizio strade ed anziché trovare grazia, cioè la disponibilità alla sistemazione di tale arteria stradale, abbiamo trovato giustizia, nel senso che il Dirigente provinciale ci ha informati che aveva inviato una lettera di diffida alla ditta “CZC costruzioni s.r.l.

” Ed al dirigente del settore Lavori Pubblico del Comune di Nardò. Con tale lettera raccomandata, con numero 5118/7F, spedita in data 26/01/2015, si diffida la società in indirizzo all’immediato ripristino della sede stradale, declinando ogni responsabilità per eventuali sinistri.

Il Comune di Nardò resta responsabile in solido per avere, a suo tempo, rilasciato l’autorizzazione per lavoro di tronco fognante di collegamento del comparto n.63, alla rete cittadina esistente in via De Ferraris (strada “marchesana”). Per tali lavori, nel Novembre 2009, la Provincia, con lettera di protocollo 84775, aveva dato il nulla osta ai senso dell’art.26 comma 3, del d.l. n.285 del 30/04/92 (nuovo codice della strada).

Tale nulla osta da parte della Provincia di Lecce veniva rilasciata a condizioni ben precise e cioè:

a) la profondità minima della condotta da posare, misurata dal piano viabile doveva misurare almeno un metro di profondità;

b) il ripristino del manto di usura, previa fresatura della pavimentazione esistente doveva interessare la corsia lungo la quale veniva effettuato lo scavo, e se lo scavo incideva sul centro della carreggiata, il ripristino del manto di usura doveva interessare l’intera carreggiata;

c) i pozzetti di ispezione dovevano essere posizionati in modo da non creare dislivello con la pavimentazione strafale. Tutto ciò, l’ufficio Lavori Pubblici non ha imposto, a tutt’oggi, di fare all’azienda responsabile, per cui eventuali danni a persone o cose a seguito del mancato ripristino, secondo le prescrizioni non possono essere addebitabili alla Provincia di Lecce.

 

Ancora inefficienze, quindi, nel settore Lavori Pubblico del Comune di Nardò. Chiedo, quindi, pubblicamente al Presidente della Commissione Lavori Pubblici di voler, con apposite commissioni, verificare le responsabilità di questa e di tante altre criticità del settore.

 

 

 

Giovanni Siciliano – Consigliere Provinciale