LECCE – Sanità, politica e letteratura: ricorre infatti a Pirandello il consigliere regionale di Forza Italia, Saverio Congedo, a proposito della discussione sulla bozza di piano di riordino ospedaliero redatta dall’assessore Donato Pentassuglia

e rispetto alla quale si sono sollevati allarmi e malumori tanto nell’opposizione che nella maggioranza.

 

“In Puglia il Partito Democratico – scrive Congedo – rende onore a Pirandello e alla sua frammentazione dell’io. Infatti, con il sit-in di ieri a Copertino, organizzato per manifestare contrarietà alla ipotesi di ridimensionamento della struttura ospedaliera, il Pd è ufficialmente in crisi d’identità. Assistiamo così al garbuglio indecifrabile della segreteria provinciale che contesta alla giunta regionale e quindi anche agli assessori Pd, le scelte in materia sanitaria. O alla probabile confusione degli esponenti della giunta che fanno parte della stessa segreteria e che quindi avallano una protesta contro la stessa giunta. Oppure ancora del pasticcio di un Pd che a livello locale contesta pubblicamente il suo assessore regionale o forse anche buona parte dei suoi predecessori, sempre del Pd, quando sarebbe bastata una telefonata. Insomma, una crisi di identità in piena regola e in puro stile pirandelliano, forse nemmeno tanto inconsapevole”.

 

“Se così, infatti, il Partito Democratico pugliese, uno, nessuno, centomila, sta cercando maldestramente di deresponsabilizzarsi dai fallimenti della sanità in Puglia – avverte Congedo – sappia che l’operazione è sbagliata ed è vana, perché il Pd ha entrambi i piedi nella sanità pugliese dell’ultimo decennio e al Pd, quindi, in larga parte sono imputabili le chiusure degli ospedali, il taglio dei posti letto e l’impoverimento dei servizi. Che sia uno, nessuno o centomila”.

 

Dalla sponda democratica risponde l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone: “Alzare il vento delle polemiche senza considerare le opportunità che vengono dalla nuova programmazione sanitaria, con 300 assunzioni, per esempio, solo per la provincia di Lecce, la possibilità di specializzare alcuni servizi per renderli attrattivi e unici a livello regionale, di potenziare i servizi territoriali, è masochista. C’è tempo fino al 31 dicembre per approvare la nuova pianificazione. Fino allora l’assessore Pentassuglia è disponibile al confronto e a ridiscutere la bozza regionale. E’ importante, allora, concentrarsi sull’obiettivo e lavorare in sinergia, con le Asl e i singoli nosocomi, per dare al territorio la migliore risposta in termini di salute”.

 

La stessa Capone ritorna sull’ospedale di Copertino difendendo la necessità di mantenere, in relazione al bacino di utenza, sia geriatria che ostetricia e ginecologia: “A Copertino, infatti, si registrano oltre 900 parti l’anno. Molti di più, quindi, dei 500 che il ministero della Salute ha definito pericolosi suggerendo, in quel caso, l’unificazione con punti nascita vicini. Dopo Lecce, Copertino è l’ospedale più ambito dalle donne gravide e, sacrificarlo, significherebbe non assicurare più un idoneo servizio a tutto l’area nordovest del Salento”.(fonte LP)