L’ex agrario dalle molteplici potenzialità cittadine passa nelle mani del demanio per diventare, tempi ancora non certi, presidio di legalità alias caserma della guardia di finanza. Una scelta che risulterà, secondo la visione di Mellone & Co., vincente . Mellone nella sua corsa al secondo mandato dribbla la democrazia partecipata, da esempio l’operosità della giunta comunale, grazie anche ai placebo di trombette, trombe e tromboni che tanto hanno e stanno dando a Mellone in fatto di popolarità. Mellone affida alla platea dei social il suo pragmatismo ,in fase elettorale novità di queste amministrative 2021, palcoscenico tanto caro a candidati sindaci e affini  dove un mi piace non si nega, ovviamente, a nessuno salvo essere bannati … viva l’ingegneria sociale 3.0! (n.d.r) 
 
Dalla pagina di facebook del Sindaco Pippi Mellone ( 01 maggio 2021 ): 
 
Dal degrado al recupero, con una destinazione di prestigio! Con delibera 87 della Giunta comunale, il comune ha concesso il diritto di superficie 99ennale alla Agenzia del Demanio dell’immobile “ex Agrario” di via Galatone, che sarà la sede di un reparto della Guardia di Finanza.
Si tratta di una operazione a costo zero per il Comune, che finora ha dovuto sopportare costi di manutenzione e gestione per un immobile malmesso e abbandonato da anni, che diventa finalmente presidio di legalità.
I lavori di ristrutturazione e manutenzione saranno a carico della Agenzia del Demanio e, una volta ultimati, l’immobile sarà concesso alla Guardia di Finanza.
Sono contento per questo straordinario risultato della mia squadra, che in un colpo solo assicura il ritorno di un importante presidio di legalità e sottrae al degrado l’immobile di via Galatone, con importanti benefici per la comunità.
Dopo il trasferimento degli Uffici comunali negli immobili di proprietà di via Falcone e Borsellino e nel Chiostro dei Carmelitani (con un risparmio di 425.000 euro di fitti passivi in 5 anni), il salvataggio dell’INPS col trasferimento dell’Ufficio in un immobile di proprietà comunale in via Segni (con canone di locazione pagato dall’INPS al comune per 21.000 euro annui), la trasformazione dell’ecomostro dell’Incoronata in un meraviglioso parco, l’ennesima straordinaria rivalutazione di una proprietà comunale.
In appena 5 anni siamo passati dall’abbandono alla rivalutazione totale.
In passato i locali comunali erano abbandonati, i fitti passivi fioccavano e gli uffici pubblici chiudevano. Ora non solo salviamo quel che c’è ma addirittura apriamo nuovi uffici.
Alla chiacchiere di ieri e di oggi rispondiamo sempre e solo con i fatti.