Nardò, 24 dicembre _ Fresco di stampa e non ancora in distribuzione l’ultima fatica letteraria del neritino Luigi Caputo. “Complessi e cantanti a Nardò anni ’60-‘ 70 stampato da Master Graph,Maglie. edizione 2020 pag.160.
Il libro rientra nel filone “amarcord” caro alla vena letteraria di Caputo nella veste di testimone di un passato recente della Nardò degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso con il pallino, in questa ultima fatica, per la musica ascoltata, prodotta made in Nardò.
La prefazione curata dal prof. Mario Mennonna volto e penna nota di attento e prolifico storico cittadino a cui Caputo deve molto in fatto di resilienza alla vocazione di scrittore. Caputo, secondo il nostro modesto parere, da continuità ramificando il percorso tracciato dal prof. Mennonna, documentando i costumi della società neritina della metà del secolo scorso da un’angolazione ludico creativa poco battuta e ben documentata come in quest’opera.
Un connubio legato prima da una datata amicizia e poi da quella comunione di intenti trasformata, probabilmente da un Mennonna nelle vesti di mentore, in passione. Una formula vincente per noi lettori.
Il libro scorrevole, piacevole si racchiude in quasi 160 pagine che trasudano emozioni dalla copertina sino all’ultima pagina. Un documento storico costruito intorno ad un architettura di racconti fotografici, aneddoti, cronaca e testimonianze di chi ha vissuto stagioni di giovinezza e maturità uniche e irripetibili.
Una raccolta che ripercorre uno spaccato temporale di una città che a modo suo interpretava la moda del momento e viveva la storia nazionale e mondiale da ciò che si ascoltava dalla radio o si poteva vedere dai tubi catodici in bianco e nero dei televisori simbolo di un benessere apparente .
Una società alle prese con mutazioni di costumi con tempi e modi tipici di quella lentezza salentina poco incline a mutazioni ritenute rivoluzionarie a retaggi culturali saldamente trapiantati nel tessuto sociale di quei tempi . Pagine unte e bisunte di ricordi a riprova dell’estro musicale neritino storicizzato da una fotografia amatoriale copiosa ,presente tra album e scatole di cartone riposte e custodite sino ad arrivare ai giorni nostri nelle mani di Luigi Caputo. Caputo da attento storico realizza un altro piccolo grande capolavoro racconta personaggi noti e meno noti, satelliti di un planetario musicale che ha svezzato generazioni di neritini uniti da un denominatore comune : la musica.
Un libro che ripercorre a tappe nei suoi quattro capitoli la storia musicale di un epoca che può apparire lontana ma vicina se si sa dove guardare nel nostro presente dove la musica non ha mai smesso di essere parte integrante di questa comunità interpretando il proprio tempo .