Un imprenditore leccese, che aveva prestato fideiussione per la propria azienda con una banca emiliana,
faceva opposizione al decreto con cui il Tribunale, su istanza della Banca, gli aveva ingiunto il pagamento di
oltre 300 mila euro nella sua qualità di fideiussore.

Avv. Alessandra De Benedittis

L’imprenditore, assistito dall’avv. Alessandra De Benedittis, associata di Renna Studio Legale, con
l’opposizione, eccepiva la nullità del contratto di fideiussione fatto sottoscrivere dalla Banca per violazione
della normativa Antitrust. La Banca d’Italia, infatti, con il provvedimento n. 55 del 2 maggio 2005, ha
accertato l’ampia diffusione sul mercato dello schema di fideiussione ABI e ha statuito che alcune sue
clausole, in quanto uniformemente applicate, violano la normativa che tutela la concorrenza e sono dunque
invalide.
Il Tribunale di Reggio Emilia, facendo propria la prospettazione difensiva del fideiussore, accoglieva
l’opposizione e dichiarava il fideiussore non tenuto al pagamento della somma di € 300 mila richiesta dalla
Banca nonché la condanna di quest’ultima al pagamento delle spese legali.