Nardò,2 Luglio Si affida ai suoi legali il primo cittadino neritino, avv. Pippi Mellone, a seguito di un manifesto apparso sulle plance cittadine da parte dell’opposizione in seno al governo e di sigle antagoniste a questa amministrazione con argomento dai toni forti sul presunto aumento della TARI  . Vi proponiamo le ragioni del primo cittadino e la replica dei suoi detrattori …

Dichiarazioni del primo cittadino rilasciate sul suo profilo fb in data 1 luglio 2020 :

#bastamenzogne

🔴 Ho dato mandato ai miei legali di sporgere denuncia querela nei confronti dei consiglieri di opposizione e delle siglette che firmano il diffamatorio manifesto che ho visto stamattina.

‼️È infarcito di menzogne indegne‼️

💰La tassa sui rifiuti per l’anno 2020 sarà identica a quella del 2016. Da 4 anni (da quando governiamo noi) non c’è alcun aumento, nonostante i debiti che abbiamo ereditato.

⬇️Nel 2017 abbiamo perfino diminuito la tassa. Bisogna essere campioni mondiali di furbizia per scrivere bugie così sui manifesti.

📝Ogni neretino potrà tranquillamente verificare, bollette alla mano, l’importo della tassa.

🗞️La verità è che a questa gente è caduto il mondo addosso. Ormai è definitivamente finita l’epoca del bengodi, delle spartizioni, delle figlie di consiglieri comunali di sinistra che finivano a lavorare per la ditta che gestiva lo smaltimento dei rifiuti. La mangiatoia è finita e loro hanno il fegato spappolato. Se ne facciano una ragione senza farsi prendere dalla disperazione.

🪓Le tasse finché ci sarò io potranno solo diminuire, non aumentare come con loro.

👉 Confrontate la bolletta che riceverete con quella del 2016. Capirete ancora una volta con che razza di cialtroni abbiamo a che fare!

Replica del 1 luglio 2020: 

MELLONE AUMENTA LA TASSA SULLA SPAZZATURA MA VUOLE QUERELARE CHI GLIELO RICORDA

Nuova pittoresca minaccia del primo cittadino verso le sigle di opposizione che hanno realizzato un manifesto sulla Tari aumentata nel 2019

La rabbia del sindaco ci preoccupa più della sua minaccia di querela. È bastato che partiti e movimenti di opposizione facessero stampare dei manifesti relativi all’aumento della tassa sui rifiuti voluto dall’amministrazione Mellone nel 2019 e confermato nel 2020, per far andare su di giri il primo cittadino. Mellone fa sapere tramite selfie di aver dato mandato ai suoi legali di querelare le sigle firmatarie di un manifesto apparso in questi giorni in città. Sigle che Mellone definisce amabilmente “siglette”. Siamo siglette, certo, mica come la sontuosa lista melloniana“L’Altra Nardò”, che nel 2016 prese così tanti voti da mandare in tilt i server della Prefettura. Siamo siglette, certo, come quelle che in questi anni hanno capito la fregatura e si sono allontanate da questa disastrosa maggioranza creando non pochi grattacapi al sindaco. Tornando alla pittoresca minaccia di querela, che Mellone estende anche ai consiglieri comunali di opposizione, è talmente temuta che molti amici, anch’essi distanti chilometri e chilometri da questa amministrazione, si stanno simpaticamente “prenotando” per essere inseriti tra i firmatari dei prossimi manifesti. Pensate un po’, alla luce di questo aneddoto, quanto panico ha creato Mellone con la sua minaccia. Eventualmente, saremmo ben lieti di spiegare anche ai magistrati che il sindaco di Nardò ha aumentato la tassa sulla spazzatura. Altro che “manifesto diffamatorio”. I manifesti pieni di menzogne lungo le strade, la nostra città li ha visti per davvero. Ma erano quelli di Mellone.  

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