Nardò,1 luglio _La recente brillante operazione condotta dalla Polizia di Stato del Commissariato di Nardò, oltre ad aver assicurato alla Giustizia due criminali specializzati nei furti alle coltivazioni agricole altrui, si connota di alto valore simbolico; almeno per due ordini di ragioni.

La prima: ancora una volta sulla scena del delitto compare l’anguria che a Nardò evoca per un verso o per altro lo spettro di problemi; umanità perduta, sia nel caso dei migranti sfruttati da caporali senza scrupoli che nel caso di criminali dediti al furto delle stesse.

 

La seconda: la risposta delle forze dell’ordine è arrivata puntuale come un orologio svizzero e con la determinazione e la competenza di una Polizia, la componente “neritina” annovera un’efficiente nucleo scientifico, che ha dimostrato di avere il controllo della situazione e del territorio di competenza nonostante la carenza di uomini e mezzi.

Il valore di questa operazione è molteplice perché trasmette un messaggio di tranquillità alla cittadinanza, in un periodo che, per altre vicende, la tranquillità sembra averla smarrita.

Il cambio di dirigenza del Commissariato non poteva avere miglior viatico e diciamocela tutta, non costituisce una sorpresa; la fama della dott.ssa Manzone la precede e i colpi inferti a ciò che rimane della SCU a Mesagne e la capacità di gestire uomini e mezzi alla mobile a Lecce, fanno della Dirigente del Commissariato una Poliziotta con la “P” maiuscola.

Abbiamo condiviso, inoltre, la scelta dall’alto valore simbolico da parte della Vice Questore Manzone di indossare la divisa operativa.

Lo Stato che vince e soprattutto quando vince indossa i colori migliori, oggi quelli della Polizia.

Speriamo di raccontare una lunga storia di successi, la sicurezza merita questa professionalità e competenza.

Il nuovo dirigente del Commissariato non poteva presentarsi meglio alla città, Benvenuta dottoressa.