Roma, 20 giugno_ (ADK)_ Niente sagre e feste patronali, non sarà un’estate di fuochi d’artificio. E il settore degli spettacoli pirotecnici è in ginocchio. A causa del Covid-19, i sindaci annullano le feste tradizionali per evitare assembramenti mentre per eventi pubblici e feste non è ancora arrivato il momento della fase tre. E così il settore pirotecnico si ritrova senza un mercato, è in sofferenza e chiede l’intervento del governo: giovedì prossimo, il 25 giugno alle 15, manifesterà a Roma, davanti al Parlamento, per chiedere che siano puntati i riflettori sulla crisi di un comparto che “in Italia dà lavoro a circa diecimila persone impiegate in oltre duemila aziende tra fabbriche, distributori e negozi, per un giro d’affari complessivo di circa 600 milioni di euro l’anno”, dice all’AdnKronos Nobile Viviano, presidente dell’Asspi, l’Associazione pirotecnica italiana, che si è mobilitata insieme con l’Anisp, l’Associazione nazionale imprese spettacoli pirotecnici.