Nardò, 15 aprile_ Il primo cittadino rendiconta sul suo profilo fb l’attuale situazione a non meno di 20 giorni alla fine delle restrizioni Corona virus. Un pò prematuro , secondo il buonsenso, ma utile per armare di resilienza propositiva i cittadini che al netto delle polemiche resistono a prescindere.(n.d.r)

Il rigore paga: dall’inizio della pandemia ad oggi abbiamo avuto 14 contagiati e tra questi 8 sono guariti e negativizzati. Ringrazio ognuno di voi per i sacrifici che avete fatto. Con i nostri comportamenti, con la scelta di tenere i bambini a casa, con il sacrificio di limitare al massimo i rapporti tra familiari e amici, il sacrificio di non far visita ai nostri cari defunti, con l’aiuto dei volontari che hanno limitato gli spostamenti dei cittadini, con l’impegno delle imprese che hanno sanificato il territorio, con l’attenzione e la premura di tutti e, in particolare, degli addetti dei negozi aperti e degli agenti di polizia municipale, abbiamo costruito una grande muraglia contro il contagio. In questi 40 giorni abbiamo così contenuto l’avanzata del virus nella nostra città.

I dati per Nardò sono confortanti: solo 4 persone sono attualmente positive e, per fortuna, al momento versano tutte in buone condizioni di salute. Quattordici sono le persone in quarantena domiciliare. Un dato incoraggiante, anche perché il contagio è stato circoscritto all’interno degli stessi nuclei familiari, confermando la bontà di tutti i provvedimenti di contenimento.

Il dato importante, quello che ci fa gioire più di tutti, è quello dei guariti: otto nostri concittadini hanno superato il dramma del virus, grazie all’impegno dei medici di base, a tutta la struttura sanitaria regionale e (lo dico da credente) con l’aiuto di Dio, non è stato registrato nessun decesso.
Il bilancio è positivo sia in raffronto alle realtà vicine sia in raffronto alle realtà del Nord Italia, che hanno pagato lo scotto di essere state colpite per prime.

Alle popolazioni di quelle zone d’Italia, tra le quali vivono anche tanti nostri concittadini, va la nostra solidarietà e la nostra compartecipazione al dolore di chi ha visto morire tante persone care.
Adesso bisognerà non abbassare assolutamente la guardia.
In questi giorni entreremo nella fase 2 anche per la nostra città.
Vi anticipo che manterrò una linea di forte rigore, con la scelta di continuare con l’obbligo delle mascherine, ma presto torneremo a vivere la nostra città. Apriremo in maniera graduale gli spazi pubblici. Certo le aziende sono allo spasmo e attualmente le risposte del governo non sono ancora a misura delle nostre imprese. Spero che presto le piccole imprese possano tornare a lavorare. La gente non ne può più.
Col virus impareremo a convivere e, facendo tesoro di questi mesi di esperienza, nonché delle norme di distanziamento sociale e di tutte le norme di precauzione, torneremo a vivere liberamente.