Nardò, 18 marzo_ Non sono sufficienti i bollettini quotidiani, le notizie sparare dai social e l’informazione di ruolo per scoraggiare irresponsabili che quotidianamente violano il diritto alla salute dei cittadini. Quasi fosse una missione il dover trasgredire alle regole e infischiarsene dei moniti che invitano, per arginare la Pandemia in corso, a restare a casa salvo giustificati motivi. Irresponsabili dalla memoria corta e dall’innata propensione a essere più una minaccia per chi gli circonda- amici-parenti-figli ect. che cittadini con il senso civico e quella responsabilità latitante.

Anche oggi l’operato delle forze dell’ordine rimarcano ulteriormente il problema con la conta delle “capre” che vengono “pizzicate” in fragranza impegnate ,visto il corposo numero, a delinquere a prescindere. Patologia cronica di un disturbo bipolare o di una strafottenza che va oltre il suicidio assistito? Le cronache riportano situazioni più o meno grottesche di individui che mettono al primo posto il proprio egoismo personale e fanno finta di non comprendere la necessità di azioni dello Stato dettate dalla carta costituzionale , art. 16. La stessa carta costituzionale di ampio respiro quando si stratta di diritti ma meno simpatica quando si parla di doveri?
Sindaci in prima linea,volontari, medici e infermieri, forze dell’ordine e cittadini fanno a loro parte in questa guerra e , quanto pare, il vero nemico è “l’ignorantità” dettata come non ci fosse un domani, rende vano ogni sforzo profuso da uomini e donne esposti in prima linea.
Un dato nella giornata di ieri, 17 marzo 2020 nella sola provincia di Lecce : persone controllate 219 di cui 61 colti lontano dalla propria abitazione senza fornire giustificati motivi. Nel fine settimana erano stati appena 165.

Saranno puniti a dire delle autorità con tempi che vi lascio immaginare e questo mortifica ulteriormente i sacrifici che ognuno di noi, quelli che si attengono alle regole, stanno facendo in questo momento . Uno schiaffo a chi non ha la possibilità di aprire la sua attività lavorativa e prega ogni giorno che tutto abbia fine. Uno schiaffo a chi a denti stretti sorride e ironizza della surreale situazione e vorrebbe svegliarsi da questo incubo per riprendere a vivere di quotidianità …ma oltre all’emergenza deve fare i conti con le “capre” …