Nardò, 9 febbraio_ Ancora il Gerontocomio al centro dell’attenzione dell’opposizione di Palazzo Personè. Dopo i Germani Marinaci, nel mirino di un appalto partito, per la verità con una marcia fin troppo bassa, la questione è attenzionata da Lorenzo Siciliano, al momento intervenuto da solo, ma è prevedibile, la man forte del papà Giovanni dall’alto della sua esperienza politica e tecnica.

Il giovane leader del PD dall’alto dei suoi studi giuridici a stare, a quanto riportato da Falconieri del nuovo Quotidiano di Puglia, ha sentenziato : “violato il codice degli appalti” . Per la verità per “l’appaltista del PD” parrebbero “enormi” le violazioni al Codice degli appalti. Come abbiamo evidenziato in passato, di seguito alle mirabili interrogazioni dell’altro “appaltista” del Consiglio comunale Giancarlo Marinaci, la questione sembra essere meno problematica di quella adombrata. In particolare, anche Siciliano sembra ignorare che il Comune di Nardò aveva proceduto già con un un avviso esplorativo finalizzato alla valorizzazione del Gerontocomio, a ricercare, sul mercato, una soluzione di Partenariato Pubblico Privato, che tra le altre cose assente anche la possibilità che la concessione dell’immobile possa prevedere quale corrispettivo l’equivalente in lavori e/o servizi pubblici. In tal guisa, la partecipazione all’avviso esplorativo, 2° incanto, da parte della De Nuzzo Costruzioni, sempre a voler seguire la novella del Codice degli Appalti, obbliga (salvo autorevole smentita) l’amministrazione alla verifica dei requisiti di ordine generale e quelli tecnici economici afferenti le opere da eseguire e solo in carenza degli stessi o dinanzi all’indisponibilità dell’aggiudicatario, in costanza degli stessi ad eseguire direttamente le opere e, solo in tal caso, si porrebbe il problema posto dal Presidente della Commissione Controllo e Garanzia ..

In primo luogo, sembra confermarsi una sorta di barriera tra il mondo dell’elaborazione teorica, di “marca accademica” (Siciliano – Marinaci), e quello della prassi amministrativa (seguita dal Comune). La domanda vera che ci piace rivolgere all’Amministrazione è un’altra; stante la legittimità del procedimento amministrativo, oggetto delle pesanti e (pretestuose) critiche consiliari , <<quando l’inizio dei lavori per il palazzetto>> e quando la <<riqualificazione del Gerontocomio>>. Insomma, garanzie cercasi per arrivare ad una <<Fine>> speriamo felice di una storia quella del Gerontocomio ultra decennale.

Chi vivrà vedrà !