È Leo Gullotta il prossimo grande “ospite” della rassegna di prosa del Teatro Comunale di Nardò, realizzata in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese e TerramMare Teatro. Il grande attore catanese, infatti, sarà impegnato lunedì 13 gennaio in uno dei testi più celebri di Luigi Pirandello “Pensaci, Giacomino!”.
Il testo pirandelliano è riprodotto fedelmente, mentre l’azione si svolge in un atto unico, in un’ambientazione anni ’50, nell’Italia del dopoguerra in piena ricostruzione. I temi portati in scena vanno dalla condizione femminile a quella degli anziani, dalla scuola bistrattata alle maldicenze della gente. Ed è la capacita di cogliere e denunciare le ipocrisie che rende sempre attuale il lavoro di Pirandello, anche se è stato scritto cento anni fa. “Lo spettacolo è una macchina da guerra, un’opera che si legge tutta d’un fiato, che sembra scritta stamattina – dice Leo Gullotta – e quando finisce, gli spettatori restano seduti, in silenzio, quasi a voler metabolizzare questi fantasmini che rimangono dentro di loro, dopo che il sipario si chiude: qualcosa si smuove, ed è un risultato importante”.
“Pensaci, Giacomino!” nasce in veste di novella nel 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in quest’opera. Un testo di condanna, condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi. E proprio con e da queste caratteristiche che il testo si configura come attuale, contemporaneo. La storia racconta di una fanciulla che, rimasta incinta del suo giovane fidanzato, non sa come poter portare avanti questa gravidanza: il professore Toti pensa di poterla aiutare chiedendola in moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua pensione, “per almeno cinquanta anni”, il giorno che lui non ci sarà più.
Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Una tragedia civile che si configura, così, in tutta la sua morbosa veemenza.
Lo spettacolo è portato in scena da EnfiTeatro in una produzione di Michele Gentile e Teatro Stabile di Catania, le scene e i costumi sono di Angela Gallaro Goracci, le musiche di Germano Mazzocchetti, le luci di Umile Vainieri, le regia di Fabio Grossi.
L’inizio dello spettacolo è alle ore 21. Per informazioni e per i biglietti il botteghino del teatro sarà aperto sabato mattina dalle ore 9 alle 12 e tre ore prima dell’inizio dello spettacolo (numeri di telefono 0833 602222, 0833 571871, 320 8949518, 329 3504825).