Nardò,23 novembre _ Un altra “street art” che prende forma. Un disegno artistico realizzato per terra che erroneamente il comunicato stampa definisce : Murales. Opera di indiscussa fattura e di pregio ma certamente non è un “Dipinto di enormi proporzioni eseguiti sui muri esterni degli edifici o affissi su pannelli ben visibili, perlopiù a tema socio-politico” (cit. https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/murales.shtml). Ovviamente azzeccato il tema e lo spirito ma molto meno il fine “nobile” che si prefigge la street art che dai muri degli edifici esterni arriva a “colorare” di speranza un anonimo calpestio pedonale . (n.d.r) 

 

Un’immagine che pone con decisione il peso di una scelta, quella tra una vita da fumatore e una libera dalle sigarette e da tutte le dannose conseguenze che comportano. È il “murales” che da stamattina accoglie nell’atrio gli utenti del presidio territoriale di assistenza di Nardò (l’ex ospedale), realizzato nella modalità a terra da Gianle Lametà, all’anagrafe Gianleonardo Conoci, writer salentino attivo dagli anni Novanta in Italia e in tutta Europa. Il nome di questa bella opera di street art è Possiamo scegliere e con essa l’artista ha voluto rappresentare il bivio, la scelta che ogni individuo può fare e quindi le conseguenze che lo aspettano anche e soprattutto sul proprio corpo: da un lato un polmone sano con la vita rappresentata dalle balene e da un prato fiorito, dall’altra un polmone malato con le relative implicazioni che possono arrivare, purtroppo sino alla morte. Il murales è nato nell’ambito del progetto “Distretto Socio Sanitario di Nardò libero dal fumo”, il progetto del distretto socio sanitario di Nardò diretto da Oronzo Borgia che si pone l’obiettivo della riduzione a lungo termine dei fumatori sino alla completa liberazione dal fumo. Si tratta di un progetto curato dal responsabile del centro antifumo di Copertino Francesco Tarantino e che ha una componente legata alla comunicazione in collaborazione con lo studio di progettazione dell’architetto Sara Tavolaro. Tra i “mezzi” a cui si è fatto ricorso una serie di pannelli tematici sul muro esterno di via XXV Luglio del distretto e, appunto, il murales Possiamo scegliere.

“È un’opera straordinaria – sottolinea il consigliere Gianluca Fedele, promotore del regolamento comunale sulla street art – sia per gli aspetti tecnici che per la valenza simbolica. Un richiamo molto forte alla responsabilità e al buon senso di ognuno di noi nel rapporto con il fumo, di cui troppo spesso sottovalutiamo le conseguenze. È il quinto murales in città e, come gli altri, anche questo è molto significativo per il messaggio che rappresenta. Sono molto contento per questa proficua collaborazione con l’Asl, con il distretto di Nardò e con il direttore Oronzo Borgia, che ovviamente ringrazio. Ringrazio anche l’assessore Mino Natalizio che ha suggerito alla Asl di utilizzare la street art come veicolo di contrasto al tabagismo”.