Nardò, 17 settembre_ Il vice presidente del consiglio Marinaci non ci sta alla sovraesposizione mediatica del Mellone -nella veste da “fariseo”. Nuova puntata del “c’è posta per te” tra il primo cittadino e il suo detrattore sempre in vena di indignazioni più o meno serie  … (n.d.r)

Che nella nostra città ci sia “Il sindaco di tutti” è, come direbbero i francesi, una “boutade”, ossia una battuta o, meglio, una stramberia, una stravagante bizzarria, con aspetti vicini allo sberleffo, alla provocazione, allo sfottimento.

Che ci sia, invece, il sindaco “fariseo” è una certezza assoluta, anche alla luce delle  recenti esternazioni, in formato 70×100 e con foto in bella posa, come da migliore tradizione del Ventennio, puntualmente inneggianti alla magnificenza del benefattore pubblico neritino.

Il fariseo, com’è noto, incarna una persona falsa e ipocrita, che ostenta rigore morale e si cura solo delle apparenze esteriori.

In altri termini, è una persona dalla doppia faccia, un commediante, un mistificatore, un simulatore, un soggetto, insomma, rassomigliante a “sepolcri imbiancati”.

Pertanto, il fariseo cittadino dovrebbe rammentare che la generosità, come evidenziato recentemente da Papa Francesco, scaturisce da un “cuore pieno d’amore”, non dal desiderio di apparire e far colpo sugli altri.

La beneficenza non si ostenta e non può costituire oggetto di propaganda elettorale, all’insegna del mero interesse personale.

La carità non cerca visibilità e  non può, comunque, essere ammantata di nobili rivestimenti.

Una persona rispettosa e attenta agli atri, soprattutto se ricopre incarichi pubblici, si muove con discrezione, con cautela e nel più assoluto silenzio.

La megalomania, ossia la mania di grandezza, esalta esclusivamente le fantasie di onnipotenza e non consente di avere una visione chiara ed obiettiva della realtà circostante.

E’   verità   incontrovertibile    e   indubitabile,   ad  esempio,    che   l’associazione   di volontariato “Io ho quel che ho donato” è gestita da militanti di CasaPound, movimento politico di estrema destra e di matrice neofascista.

Con una mano si dà e con un’altra si prende”, direbbe qualcuno.

C’è chi invece si limita a chiedere, semplicemente, quale valore può avere la beneficenza elargita esclusivamente con i soldi dei concittadini contribuenti, e, peraltro, senza poter conoscere modalità e tempi della strombazzata azione benefica.

I neritini, forse per temperamento, si indignano di rado, sono a volte perfino indolenti, ma non hanno certamente l’anello al naso e sanno cogliere perfettamente la dovuta differenza tra un sincero atto di generosità ed un deplorevole e sciatto tentativo di mistificazione.

E’ una vergogna! Ed una macchia intollerabile di cui tutti noi avremmo fatto volentieri a meno.