Lecce,27 agosto_ I Carabinieri del Comando provinciale di Lecce e della Compagnia di Gallipoli hanno dato esecuzione in queste ore ad una maxi operazione antidroga convenzionalmente denominata “Var Bay 2.0”quale prosecuzione dell’analoga del 2018. L’indagine, avviata a partire dal 25 luglio scorso, ha avuto ad oggetto l’incessante attività di spaccio ad opera prevalentemente di individui extracomunitari sul lungomare di Gallipoli e nella rinomata località “Baia Verde”. Le investigazioni si sono articolate in due fasi.

Nella prima i Carabinieri hanno prioritariamente individuato 5 piazze di spaccio dove hanno installato delle sofisticatissime telecamere, brandeggiabili e capaci di mettere a fuoco anche da lunghe distanze(fino a 400 metri). Successivamente ha avuto luogo la fase dei riscontri con le squadre operative in abiti simulati, vetture e scooter civetta.

Alla registrazione dell’attività di vendita dello stupefacente, seguiva infatti una subitanea e repentina identificazione dell’acquirente con sequestro amministrativo della sostanza (cocaina, hashish o marijuana a seconda dei casi) e conseguente segnalazione al Prefetto di Lecce trattandosi di uso personale.

L’assuntore veniva altresì escusso a sommarie informazioni fornendo una descrizione dello spacciatore coincidente con le fattezze dell’individuo poco prima video-ripreso. Infine lo stesso spacciatore, simulando un ordinario controllo di polizia, veniva identificato da una pattuglia di Carabinieri con colori d’istituto. Con tale collaudato sistema è stato possibile documentare e videoregistrare, tra il 25 Luglio ed il 25 Agosto, ben 54 episodi di spaccio (l’anno scorso furono 35).

Inoltre, rispetto all’anno passato, gli indagati hanno dimostrato di aver acquisito una più consapevole scaltrezza e abilità delinquenziale, dal momento che, molto più frequentemente erano soliti cambiare i propri indumenti (pantaloni, maglietta, cappellino e occhiali), così da rendere meno agevole il loro riconoscimento; gli stessi erano aiutati da veri e propri complici con funzioni di “palo” o sentinella per avvertire gli spacciatori dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, sia con vetture d’istituto, sia con personale in abiti borghesi (pertanto costantemente venivano variati i militari per non bruciare l’attività sotto copertura); infine vi era una continua turnazione degli spacciatori, come se fossero organizzati in periodi “lavorativi”, laddove terminava un gruppo, ne subentrava immediatamente uno nuovo.

Le investigazioni sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce – Dottoressa Valeria Farina Valaori, la quale, accogliendo le risultanze attestate dai Carabinieri della Compagnia di Gallipoli, ha disposto nr. 6 fermi sulla base della gravità indiziaria e del fondato pericolo di fuga degli odierni indagati, tutti censurati e senza fissa dimora.

Di essi ne sono stati catturati 4; gli altri, da attività info – investigativa, risultano aver lasciato il Salento, prima delle catture e si trovano all’estero. Sul loro conto è stata richiesta l’internazionalizzazione dei provvedimenti restrittivi.

Il nome dei fermati:

  1. M.O, nato Senegal, classe 1977, pregiudicato;
  2. G.D, nato Senegal, classe 1977, pregiudicato;
  3. C.L, nato Gambia, classe 1999, censurato;
  4. B.K, nato Gambia, classe 1995, censurato.

Per loro è stato possibile emettere decreto di fermo dal momento che veniva acclarata l’attività di spaccio di droghe pesanti (cocaina), ovvero di droghe leggere ma nei confronti di individui minori degli anni 18; il reato è pertanto aggravato. Nel medesimo contesto investigativo, infatti, venivano compiutamente identificati altri 11 individui tutti extracomunitari, responsabili di aver venduto, in concorso tra di loro, sostanze stupefacenti leggere a maggiorenni (hashish e marijuana). Questi ultimi sono quindi indagati a piede libero.

A seguito di perquisizione personale, M.O veniva trovato in possesso di gr. 2 di sostanza stupefacente del tipo marijuana, mentre G.D veniva trovato in possesso di gr. 3,2 della medesima sostanza. Ancora, durante le operazioni di identificazione ed esecuzione, in tarda serata, venivano tratti in arresto in flagranza di reato anche:

  • T.Y, nato Gambia classe 1993, pregiudicato per reati specifici, il quale, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di gr. 24,3 marijuana già suddivisa in nr. 8 dosi con buste di cellophane e 2 gr. cocaina suddivisi nr. 2 dosi e 0,2 gr. hashish;
  • D.A, nato Gambia classe 1996, pregiudicato per reati specifici, il quale, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di gr. 37,5 marijuana già suddivisa in nr. 3 dosi con buste di cellophane, unitamente ad uno zaino con forbici e 123 euro contanti vario taglio, provento attività spaccio.

Entrambi, che non rientravano nelle investigazioni, tentavano di scappare, ma, dopo un breve inseguimento sulla spiaggia, venivano raggiunti e bloccati dai Carabinieri celatisi tra i bagnanti.

Tutti e 5 i cittadini extracomunitari, sia i 4 fermati che i 2 arrestati in flagranza, venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Lecce.

Il nome dell’operazione prende il nome dal VAR (Video Assistant Referee), l’assistente video dell’arbitro nel calcio, che con le telecamere può decidere sulle situazioni incerte, richiamando quindi il capillare utilizzo delle telecamere, all’interno della BAY, ovvero della “Baia Verde”: perciò VAR BAY 2.0.