Nardò,26 luglio_ Una serata nel segno dell’ospitalità proposta dal primo cittadino che nel belvedere del torrione del castello Acquaviva, ha fatto gli onori di casa a Davide Rossi. Rossi quasi un’omonimia se accostiamo la parola cantante con il ben noto Vasco.

Una coincidenza confermata dai caratteri somatici e da quella voce che in prima battuta inganna la memoria per la sua cadenza romana e non certamente emiliana. Davide Rossi figlio d’arte, ma qui si ferma ogni analogia con il famoso papà.

Ospite nella nostra città per trascorrere alcune ore prima del concerto che si terrà questa sera in piazza Salandra alle ore 21:30.

Un “giovanotto”, classe 1986, che si è fatto da sé con esperienze alle spalle importanti come attore nel circuito cinematografico romano e non solo, uomo maturo, dallo sguardo profondo da “ bello e dannato”, come scrivono di lui i rotocalchi di gossip, quasi a confermare il suo rimettersi in gioco ogni volta che racconta nei suoi testi emozioni, stati d’animo della sua vita.

Potremo definirlo un cantautore, un termine che a Davide piace, non perché pecchi in protagonismo ma perché crede nell’importanza delle parole che non siano usa e getta per fini commerciali, ma vitali per aprire l’anima, quella buona di chi sa ascoltare con il cuore.

Una predisposizione scoperta quasi per caso con un’eredità, alle spalle, di peso ma non per questo condizionante. Le parole, l’accostamento ai cantautori italiani, la voglia di rimettersi in gioco e una pro positività d’animo tenace e motivata questo è Davide Rossi scoperto in una serata di luglio nella nostra città.-