Nardò,5 gennaio _A causa della neve, il previsto incontro di venerdì 4 gennaio  sul tema “Le costruzioni a secco del Salento” è stato rinviato a domenica 13 gennaio alle ore 19:30 (sempre presso la chiesa di Santa Teresa). Si tratta di una iniziativa della Fondazione Terra d’Otranto patrocinata dal Comune di Nardò.

Un’occasione di confronto estremamente interessante e attuale, visto che solo poche settimane fa i muretti a secco sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità, rappresentando “una relazione armoniosa fra l’uomo e la natura”.

La scelta dell’Unesco è stata determinata dal fatto che l’arte del dry stone walling riguardi tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra (muretti, furnieddhi e altre) ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra a secco.

Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane, sia per fini abitativi che per scopi collegati all’agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese.

Le costruzioni a secco caratterizzano fortemente il territorio del Salento tanto quanto gli ulivi, dai quali sono spesso circondati. Costituiscono un patrimonio storico, culturale e paesaggistico che necessita di un’azione intelligente di tutela e valorizzazione collettiva, anche a fini turistici.