Nardò,19 ottobre_ di COSIMO POTENZA_La notizia apparsa sul nuovo Quotidiano di Puglia appare quasi uno scherzo del destino, per i militanti di LEU di Nardò, attesa la quasi contemporaneità della condanna definitiva con l’evento relativo alla presentazione del libro “Una sola passione, storie di politica al sud”, che si terrà il 25 ottobre presso il Chiostro dei Carmelitani .

E se la storia fa il paio con una condanna definitiva per reati edilizi e una recente prescrizione per truffa ai danni dello stato condividerete che pare difficile convincere la gente sulla linearità e la bontà di un percorso politico.

Abaterusso ambasciatore di quel che resta del “clan” dei dalemiani in Puglia è un politico di vecchio corso, già parlamentare della Repubblica ora consigliere regionale espressione tipica di quella egemonia culturale poco chic e molto radical di una sinistra, che ha smarrito, da tempo, la visione collettiva della realtà, superata dal narcisimo di solisti attinti dall’idea di strumentalizzare la politica per emergere dal proprio nulla cosmico e coltivare spesso interessi di bottega come una villetta al mare.

Se volessimo ricercare le ragioni di un successo politico di Salvini anche al sud e dei pentastellati più che sulla forza delle idee poche e spesso discutibili perché confuse ed in contrasto con i fondamentali di economia e diritto di queste forze c.d. sovraniste, la debolezza dell’altra parte che purtroppo conserva la leadership a personaggi che oltre ad essere discutibili per gli insuccessi politici sono discutibili per le condanne definitive.

Per fortuna c’è il diritto e come diceva Sant’Agostino : “Lo Stato senza diritto è solo una grossa banda di briganti”.