Nardò, 16 settembre_di COSIMO POTENZA_Comprendo che alcuni sono estremamente fragili emotivamente parlando, ma per altri ritengo sia solo una questione di egocentrismo e di incapacità di dialogo. L’incomprensione tra persone adulte, nella maggior parte dei casi , non dipende da incomprensione linguistica, ma dall’egocentrismo dei soggetti.

La persona egocentrica non si pone nemmeno il problema se la sua comunicazione può non essere adeguata, educata, compresa, oppure equivocata. In caso di incomprensione profonda e dichiarata dall’interlocutore, l’egocentrico/egocentrica “attacca subito”, attribuendo all’altro ogni responsabilità, senza spesso aver realmente approfondito le temetiche che posta, e spesso, non conoscendo l’altro, lo bombarda con : “sei tu che non capisci niente perché non la pensi come me, capisci solo quello che vuoi tu etc.”

Avete notato come sia facile da parte di alcuni dare del voltagabbana, venduto ecc. -…le pagine di facebook si sono riempite fino all’inverosimile di questi vocaboli! Il loro vocabolario però finisce li!! La persona egocentrica è portata a ritenere che non esistano differenze tra il pensiero degli individui. Tutti devono pensarla come l’egocentrico. Questo “delirio” è amplificato in alcuni post e commenti in rete a livelli parossistici; visiti la bacheca e vieni travolto da personalità che postano compulsiva mente 10, 20, 30 volte al giorno lo stesso messaggio a caratteri cubitali spesso con copia incolla di frasi messe a bella posta in rete per alimentare odio e separazione invece di dialogo….

E’ scontato per l’egocentrico/a che le parole abbiano per tutti lo stesso valore, che il tipo di umorismo sia lo stesso per tutti, che l’inopportunità e l’opportunità siano elementi universali, calibrati solo sul suo angolo di giudizio.

Per l’egocentrico le persone devono provare e provano le nostre stesse emozioni, hanno gli stessi obiettivi, speranze, aspirazioni, paure, certezze.
Per questi motivi, la persona egocentrica è destinata a scardinare i propri rapporti e a rimanere sola, sarà per questo che passa la giornata in facebook postando a manetta come alla catena di montaggio?

Penso umilmente che la loro è una “notte” non solo culturale, ma anche “psicologica”, fatta di angosce , di dolori, di frustrazioni, di sofferenze, di vuoti. E “l’altro” é sempre un buon capro espiatorio dei propri disagi…

Non c’è più sordo di chi non vuol sentire.
Il presupposto indispensabile per la comunicazione efficace è la capacità di ascolto, é l’empatia, soprattutto quando “l’altro” ha una visione della vita diversa dalla nostra….ma l’offesa gratuita a quanto pare a qualcuno paga di più