Nardò,8 settembre_di COSIMO POTENZA_Dalla Parrocchia di Santa Maria degli Angeli è partita una bellissima iniziativa di solidarietà, organizzata dai Rover e dalle Scolte del Gruppo Scout Agesci Nardò 2.

Questi giovanissimi ragazzi, tutti di età compresa tra i 16 e 22 anni, accompagnati dai loro capi, hanno organizzato una route in Albania, nell’ambito di  un  progetto sviluppato nel corso dell’intero anno associativo, dal titolo “Costruiamo ponti … abbattiamo i muri”. 

Pertanto, carichi di entusiasmo, zaino in spalla, i nostri Scout sono partiti dalla propria Parrocchia di appartenenza, per raggiungere Beltoja, un piccolo villaggio dell’Albania. Giunti sul posto si sono subito rimboccati le maniche, per dare il proprio aiuto nel risanamento di parte di una struttura gestita dalle Suore Operaie del Vangelo, che da anni si occupano di accogliere i bambini dei villaggi limitrofi. I locali della cantina, in particolare, dopo essere stati svuotati di quanto di vecchio vi era all’interno, sono stati ripuliti e ritinteggiati, per poi essere adibiti in parte a dispensa per le provviste di cibo, ed in parte a magazzino, per contenere il materiale didattico e ludico del centro.

Terminato il servizio a Beltoja, i nostri scout si sono spostati a Scutari, presso le Suore di Madre Teresa, per portare i loro sorrisi e il loro amore ai ragazzi ricoverati dalle suore, quasi tutti affetti da gravi difficoltà psicofisiche. L’esperienza è stata molto forte, al punto che anche oggi, mentre raccontano il servizio prestato, molti di loro hanno ancora gli occhi lucidi e non di certo per la fatica provata, ma per l’enorme amore ricevuto in dono dai ragazzi, con i quali hanno avuto la fortuna di interagire.

L’obiettivo perseguito dai giovanissimi Scout Agesci è stato quello di dare una risposta concreta alla preoccupante caccia allo “straniero” propinata quotidianamente dai mass media, per dimostrare, tanto agli adulti, quanto si loro cotanei, che l’integrazione è l’unica vera forma di crescita globale.

I nostri giovanissimi scout, inoltre, con il servizio prestato in favore dei “fratelli” stranieri, meno fortunati di loro, hanno voluto lanciare un forte segnale di condanna verso i fenomeni di bullismo, e nei confronti di quanti pensano di poter distruggere, con la violenza, la dignità del più debole.

La bellissima esperienza vissuta dai Rover e dalle Scolte dell’Agesci Nardò 2, è  stata possibile grazie alla fiducia che i genitori dei ragazzi hanno riposto nei Capi della Branca R/S, e grazie anche alle tante persone che hanno creduto nella bellezza di questo progetto. Primo tra tutti il nostro Sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale, con il suo Presidente del Consiglio sempre in prima linea, come giovane tra i giovani, che ha instancabilmente  seguito il progetto nel corso di tutta la sua preparazione, senza mai limitarsi nel mettere la propria esperienza e la propria sensibilità a disposizione del gruppo scout. In prima linea, inoltre, come sempre accade quando si parla di solidarietà, c’è stato sin da subito il Patron della Pallacanestro Andrea Pasca, che ha dato un grande aiuto agli scout nelle ingenti spese che hanno dovuto sostenere. Ci dicono esserci anche un altro persona, molto schiva e riservata, che da sempre ha creduto alla bellezza dei loro sogni, ma hanno preferito rispettare la riservatezza e non raccontare la sua identità. Anche la nostra Diocesi ha creduto e sostenuto questo progetto, aiutando il Gruppo Nardò 2 nella sua impresa. La speranza è quella che il ponte creato dai nostri Scout, un giorno,  possa essere percorso da tutte le persone che ognuno di loro ha incontrato nel proprio cammino, per raggiungere la nostra bellissima Nardò e potersi di nuovo riabbracciare.