Nardò,3 settembre_È iniziata stamattina la terza campagna di scavi presso il sito archeologico di località Li Schiavoni. Le indagini sono condotte sotto la direzione scientifica di Giovanna Cera (Università del Salento), in concessione con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi, Lecce e Taranto, sono in parte finanziate dal Comune di Nardò e vedono il coinvolgimento degli studenti del Dipartimento di Beni Culturali dell’ateneo salentino.

Posto a circa 4 km a nord-est di Porto Cesareo, il sito (un esteso pianoro soprelevato dal quale si domina gran parte del litorale ionico da Porto Cesareo a Torre Lapillo) presenta numerose evidenze archeologiche riferibili a un abitato fortificato di età messapica, con tutta probabilità a vocazione difensiva. Le attività di scavo si concentrano all’interno di un terreno agricolo di proprietà privata e sono finalizzate a comprendere le modalità e le fasi di occupazione del sito e a intercettare i resti delle mura di cinta. Qui è stata anche individuata un’area di necropoli, in parte danneggiata.

Questa nuova campagna di scavi, in ogni caso, dovrebbe consentire di “leggere” con più profondità l’origine e le caratteristiche dell’insediamento, che appare un’interessantissima finestra sulla storia della città e del Salento. È importante capire fino in fondo cosa nasconde questa porzione di territorio e cosa può rappresentare sul piano archeologico, storico e anche della fruibilità collettiva.