Nardò, 23 agosto_ Nulla da commentare alle parole del consigliere comunale con delega alla sicurezza, Augusto Greco. Plauso al coordinamento e all’efficienza delle forze messe in campo  per un intervento celere a salvaguardia della vita umana. Ma resta un punto che occorre per noi un tantino petulanti sulla prevenzione, sottolineare. Un bollettino emanato il 22 agosto dalla protezione civile con allerta “gialla” resta inascoltato. Occorre fare molto di più in fatto di prevenzione con cartelloni o avvisi giornalieri che come spesso accade serve a ricordare a temerari turisti, che la vita è molto più importante di un tuffo nelle acque limpide di Porto Selvaggio. (N.d.R)

È stato un intervento congiunto, puntuale ed efficace, di Croce Rossa Italiana, Arif, vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale a permettere a una cinquantina di presenti nell’area del parco di Portoselvaggio di mettersi in salvo dal nubifragio e dalla tromba d’aria che si è abbattuta intorno a mezzogiorno di ieri. A rimarcare oggi la bontà dell’intervento il consigliere comunale con delega alla Sicurezza Augusto Greco.

“Oggi è quanto mai necessario evidenziare a caratteri cubitali – dice – come la presenza dei mezzi e del personale della Croce Rossa Italiana sia stata fondamentale. Gli operatori della Cri sono stati i primi a intervenire, a mettere al riparo gli sfortunati ospiti del parco e a prestare loro l’assistenza necessaria. È bene ricordare che il presidio sanitario estivo a Portoselvaggio è stato voluto da questa amministrazione lo scorso anno e confermato anche quest’anno, un servizio che riteniamo essenziale a tutela della salute dei numerosissimi frequentatori di quest’area. È quindi doveroso ringraziare la Croce Rossa, così come gli operatori di Arif, cioè gli “angeli custodi” di Portoselvaggio, i vigili del fuoco, i carabinieri e la nostra polizia locale, per aver sventato conseguenze terribili per le decine di persone alle prese con la bufera di ieri.

L’invito che è sempre utile fare – conclude Augusto Greco – è quello di avere la massima prudenza, di non sfidare mai la natura e di abbandonare il parco alle prime avvisaglie di maltempo”.

 

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