Il Comune di Galatone, con la delibera approvata oggi, ha espresso la propria contrarietà al decreto Martina, aderendo all’iniziativa giudiziaria che vede coinvolti altri enti.

Flavio Filoni sindaco di Galatone, LE

Il Decreto appare in contrasto con quanto previsto dallo stesso Ministero nel “Piano di azione nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” introdotto con Decreto del 22 gennaio 2014 che stabilisce: “ai fini della tutela della salute e della sicurezza pubblica è necessario ridurre l’uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi connessi al loro utilizzo nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, ricorrendo a mezzi alternativi (meccanici, fisici, biologici)”.

La stessa autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) aveva concluso che “la maggior parte dei modi in cui i pesticidi neonicotinoidi vengono usati rappresenta un rischio per le api selvatiche e quelle mellifere”. Conclusione che poi ha comportato la messa al bando di 3 neonicotonoidi (imidacloprid, il clothianidin e il tiamethoxam).

Il 27.04.2018 i paesi membri dell’UE hanno approvato la richiesta della Commissione di porre fine all’utilizzo nei campi all’aperto dei tre neonicotinoidi nocivi a partire dalla fine del 2018, consentendone l’uso solo in serra.
Non si vede quindi come alcuni di questi neonicotinoidi siano inseriti nel decreto nell’elenco dei pesticidi/insetticidi da usare per la lotta alla Philaenus spumarium.

Alla luce di tutto ciò si è scelto un criterio di prevalenza e di precauzione per la salute pubblica. Ogni contrario richiamo alla ragion di stato non può essere anteposto a tale criterio primario.

Nel frattempo si spera che – re melius perpensa – il ministero voglia evitare scontri giudiziari che non agevolano il serio dibattito democratico con le comunità locali.

Il Sindaco
Flavio Filoni