Nardò,28 aprile_ di COSIMO POTENZA_ Con determina dirigenziale n. 315, che ha accolto la delibera di indirizzo n. 195 della Giunta, l’amministrazione comunale ha affidato la gestione delle lampade votive alla società Ariete srl (già affidataria dei servizi cimiteriali di tumulazione, estumulazione, ecc.) per un importo di 38500 euro. Stabilendo, come per legge, i nuovi costi a carico dei cittadini per l’esercizio 2019, cioè il canone annuo di 13 euro e il costo di allaccio/distacco di 5 euro. La gestione comporta allaccio e distacco delle lampade votive, fornitura e posa in opera delle lampade, controllo e verifiche di funzionalità e di sicurezza degli impianti, realizzazione di una banca data degli utenti, messa a disposizione di un call center, assistenza alla sottoscrizione dei contratti.

Com’è noto, a settembre 2017 il Comune di Nardò ha proceduto alla revoca ex art. 17 della convenzione stipulata con la ditta Borgia nel 1991 e alla risoluzione di diritto del contratto ex art. 1454 e seguenti del Codice Civile a seguito delle riscontrate carenze di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di illuminazione votiva, privi così delle necessarie garanzie di sicurezza, funzionalità e conformità alla normativa in materia. Questi atti sono stati poi oggetto di un braccio di ferro giudiziario tra l’amministrazione comunale e la ditta Borgia, sfociato nella pronuncia n. 716/2018 con cui il Tar Lecce qualche giorno fa ha ritenuto legittima e giustificata la risoluzione del contratto. In particolare, il giudice amministrativo, accogliendo le tesi sostenute in giudizio dal legale del Comune, Paolo Gaballo, ha respinto il ricorso e i motivi aggiunti della ditta Borgia, accertando gli inadempimenti della stessa “così come contestati dal Comune” (condannando la ditta Borgia anche al pagamento delle spese legali del giudizio).

Il Comune, quindi, ha invitato la ditta Borgia a rilasciare l’impianto di illuminazione votiva entro la giornata di ieri, ma la stessa ha ritenuto di non presentarsi per la consegna dell’impianto nel giorno in cui era stata invitata. I dirigenti degli uffici comunali competenti pertanto hanno proceduto, sempre nella giornata di ieri, alla presa in consegna dell’impianto e di seguito la giunta comunale, come detto, lo ha affidato al nuovo gestore che lo ha anche preso in consegna. La necessità e l’urgenza di risolvere nel più breve tempo possibile le problematiche dell’impianto di illuminazione che, in assenza di manutenzione, non dà garanzie di sicurezza, oltre al bisogno di garantire la regolarità del servizio, ha indotto l’amministrazione comunale ad accelerare le procedure per il nuovo affidamento. Improvvisamente è pervenuto l’appello al Consiglio di Stato della ditta Borgia con richiesta di un decreto cautelare inaudita altera parte, cioè anche senza ascoltare la tesi del Comune di Nardò. L’ente, invece, è riuscito a esporre la sua tesi al Consiglio di Stato producendo apposita memoria difensiva del suo avvocato, Paolo Gaballo. Questa mattina la V sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’istanza di misure cautelari monocratiche avanzata dalla ditta Borgia e ha fissato la camera di consiglio del 24 maggio 2018 per la trattazione della domanda cautelare collegiale. Il sevizio pubblico, pertanto, rimane affidato e continuerà ad essere gestito da Ariete srl, il nuovo gestore individuato dalla Giunta.