Lecce,21 febbraio_Continua l’intensa ed inesorabile l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri di Lecce nell’ambito dell’intensificazione dei servizi preventivi e repressivi disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri nel capoluogo salentino.

Questa volta è stata smantellata una centrale dello spaccio, situata nel cuore dello storico quartiere Rudiae di Lecce, grazie ad una attenta e puntuale attività d’indagine svolta dall’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Lecce.

Dal mese di novembre u.s. i miltari dell’Arma, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni dei cittadini residenti nella zona circa la presenza di tossicodipendenti nelle vicinanze del mercato di Porta Rudiae, avuta contezza della reale presenza del fenomeno, hanno eseguito una prolungata e mirata serie di servizi di osservazione, individuando, quale vera e propria centrale dello spaccio, il banco di frutta e verdura gestito da RIZZATO Antonio, 51enne pregiudicato del luogo, sottoposto agli AA.DD. con autorizzazione a lavorare, come venditore ambulante di prodotti ortofrutticoli nei pressi proprio di Porta Rudiae.

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Il RIZZATO, in concorso con ALBANESE Gianluca, 45enne pregiudicato del luogo e ALFARANO Cristian, 21enne del luogo, suoi diretti collaboratori, proprio durante le ore di lavoro al banco del mercato, era divenuto infatti un punto di riferimento per i tossicodipendenti della zona ai quali, previo pagamento del denaro, procurava, direttamente, o avvalendosi dei suoi gregari, lo stupefacente, precedentemente occultato in piccoli anfratti delle mura del centro cittadino, che – giorno per giorno – venivano cambiati, proprio per evitare l’attenzione delle forze dell’ordine.

Dopo la preliminare osservazione dell’attività di spaccio, svolta anche attraverso l’ausilio di microtelecamere, i militari hanno quindi sottoposto a controllo alcuni tossicodipendenti, trovati effettivamente in possesso di modiche quantità di stupefacente, in particolare eroina, per le quali sono stati segnalati alla locale Prefettura quali “assuntori” di stupefacenti, ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90.

I significativi riscontri acquisiti, circa l’attività di spaccio svolta dal RIZZATO, unitamente agli altri due indagati, hanno quindi determinato il Pubblico Ministero titolare delle indagini, la Dott.ssa Stefania Maria Mininni, ad inoltrare al Giudice per Indagini Preliminari, la D.ssa Antonia Martalò, la richiesta per l’emissione di provvedimenti cautelari che sono stati poi eseguiti nella mattinata odierna.

In particolare:

  • a RIZZATO Antonio è stata applicata la custodia cautelare in carcere, presso la Casa Circondariale di Lecce;
  • ALBANESE Gianluca è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione;
  • ALFARANO Cristian è stato sottoposto all’obbligo di firma con presentazione alla P.G.

Tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di spaccio di sostanze stupefacenti continuato, tipo eroina, in concorso dal mese di novembre 2017 ad oggi.

L’operazione condotta dai carabinieri ha permesso di incidere in maniera determinante sul fenomeno dello spaccio di stupefacenti in uno dei più famosi e frequentati quartieri del centro di Lecce, interessato quotidianamente dalla presenza di numerosi turisti, che nell’ultimo periodo aveva evidenziato fenomeni di degrado sociale ed un preoccupante aumento della presenza di tossicodipendenti, segno evidente di una recrudescenza del fenomeno connesso allo smercio di droga che, proprio nel recente passato, ha visto molti cittadini di quelle aree richiedere ed ottenere dal  Prefetto la convocazione di Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica  al fine di ricevere risposte immediate per la risoluzione delle problematiche rappresentate: oggi la risposta concreta a quei cittadini è stata data dai Carabinieri di Lecce.