Lunedi 5 marzo a partire dalle ore 10,30 presso “LA FABBRICA 8” ( Via G. Carducci, 34) si terrà la premiazione del concorso bandito dal Rotary Club Nardò, presieduto da Giancarlo Schiavone, rivolto agli studenti delle scuole superiori sul seguente tema:
La competenza digitale nella Scuola – <<La Rete da opportunità a disagio con la sindrome di Hikikomori del c.d. eremita digitale>>
Il concorso che ha visto la partecipazione di molti studenti prevedeva un confronto relativamente alle seguenti attività:
1) Realizzazione di uno spot / corto amatoriale.
2) Produzione di un manifesto originale, realizzato con tecnica a piacere.
3)Svolgimento di un elaborato scritto che sviluppi il tema sopra riportato.
Il tema prescelto è di particolare attualità per i giovani in quanto ha imposto una riflessione sui rischi connessi all’uso della “rete”.
La “Rete” da opportunità innovativa ed evolutiva rischia di connotarsi in negativo determinando una egemonia sotto culturale determinata dall’uso smodato e scriteriato dei social network, che troppo spesso si trasformano in strumento di distrazione di massa, tanto da far rimpiangere gli strumenti classici del sapere e da portare taluni illustri pensatori contemporanei a parlare di “pedagogia dell’ignoranza”.
L’iperconnessione totale si sta trasformando in “idolatria 2.0” che indirizza il bisogno di relazionalità sulle vie ingannatrici della comunicazione compulsiva che mortifica l’essenza stessa dell’incontro e della vera condivisione umana.
I giovani preferiscono l’isolamento virtuale rispetto ad un’interazione reale nell’attesa di ricevere conferme attraverso lo sperato “Like” o “Tweet” o “Hashtag” di approvazione che se arrivano li rassicurano ma, se non arrivano, li fanno cadere in un malessere esistenziale di natura ansiosa. Inoltre visualizzare le foto e i commenti degli altri utenti in maniera spasmodica soprattutto negli individui con scarsa autostima aumenta la possibilità di sviluppare invidia e risentimento.
I giapponesi chiamano gli individui che soffrono di isolamento virtuale ‘Hikikomori’ (lett. “stare in disparte, isolarsi”). Il termine è composto dalle parole ‘hiku’ (tirare) e ‘komoru’ (ritirarsi). Un Hikikomori, quindi, è una persona che si è letteralmente ‘ritirata’ dalla società. Queste persone sono state, in un certo senso, ‘rapite’ dalle nuove tecnologie e private di ogni contatto sociale, dimostrando che l’uso smodato e sprovveduto di computer e cellulari può diventare davvero ‘pericoloso’ e capace di compromettere la crescita personale e sociale di un giovane individuo. Il termine fu coniato dallo psichiatra Tamaki Saitō negli anni ’80.
Si è perso lo scambio basato sul confronto e sulla conoscenza.
Chiudersi nel cyberspazio ci rende più fragili e impazienti e tendenti al controllo.
È nato quindi un nuovo disturbo psicologico che ingenera nelle forme più serie agitazione, ansia, depressione, senso di irrequietezza e isolamento da un contesto reale, a favore di una comunicazione virtuale portata avanti e accresciuta per mezzo dei social network.
I dipendenti da Facebook, Twitter Instagram mostrano una capacità di scelta limitata proprio come un’alcolista che cerca esclusivamente la bottiglia per sperimentare e ri-sperimentare un provvisorio e pericoloso stato di edonismo.
Lunedi mattina oltre a premiare i vincitori del concorso sarà l’occasione per confrontarsi con esperti del settore, tra questi, la presidente della Commissione di Concorso dottoressa Mariangela Pascali – direttore servizi tossicodipendenza Copertino Campi Nardò presso ASL Lecce, parteciperà, inoltre, l’altro componente della Giuria: l’arch. Giancarlo De Pascalis assente giustificato il padrone di casa, nonché giurato, a sua volta, il produttore cinematografico Attilio De Razza, impegnato con la presentazione del nuovo film “VENGO ANCH’IO”.
Il miglior lavoro selezionato indistintamente tra le tre tipologie di lavoro in concorso sopra indicate sarà assegnatario della borsa di studio dal valore economico di euro 500 per la partecipazione al raduno settimanale Ryla 2018 che si terrà a Valenzano dal 20 al 24 marzo, al secondo classificato un buono libri di euro 300, al terzo classificato un buono libri del controvalore di euro 200, al quarto classificato un abbonamento alla stagione teatrale presso il Teatro Comunale di Nardò anno 2019.
Visto l’impegno dei ragazzi, che hanno dimostrato una sensibilità meritevole di attenzione da parte di noi educatori, la giuria ha voluto premiare anche un quinto lavoro al quale sarà destinato un buono libri di euro 100.
Il Rotary ritiene che le nuove generazioni costituiscono una speranza per il futuro dell’umanità e che la Scuola giochi un ruolo fondamentale ed imprescindibile per la formazione scientifica, umanistica e tecnica degli adulti di domani, che saranno chiamati a svolgere ruoli di responsabilità e di vertice in vari ambiti e contesti e che necessitano, pertanto, di sviluppare una leadership su principi e valori positivi orientati ad una crescita solidale
Ecco che il Rotary Youth Leadership Awards, meglio conosciuto con l’acronimo RYLA, rappresenta un’occasione di confronto e di crescita importante per i giovani che vi partecipano.
Ed ecco che il Rotary Club Nardò con questa e con altre iniziative abbraccia le giovani generazioni, che, a ragione, reclamano “il futuro”. Forse perché avvertono che ogni ora perduta, come diceva Balzac, è una possibilità d’infelicità per l’avvenire, noi rotariano puntiamo tutto sulla felicità.
Vi aspettiamo
Giancarlo Schiavone
Presidente del Rotary Club Nardò