Nardò,11 gennaio_di COSIMO POTENZA_Una sentenza che farà la felicità di quei puristi che senza scheletri nell’armadio potranno sospirare a pieni polmoni e dare del “bugiardo”al  Sindaco quando l’operato promesso  non corrisponderà alla verità.

Una sentenza che nell’era del protagonismo spinto  sui social per antonomasia  virale, sarà uno spartiacque non trascurabile a chi nelle mancate promesse e nel suo pressapochismo politico ha fatto la sua e unica  fortuna.

Un esempio pratico. Immaginate il sindaco di “Rocca Cannuccia” che alle bugie esposte ai suoi cittadini la mattina di buon ora vedrà tappezzato il paesetto di manifesti con su scritto: Fulgenzio,sindaco di Rocca Cannuccia, sei un bugiardo!

Un’ onta che rischia di essere comune a più riprese tanto da immaginare il prossimo domani di trovarci invasi di manifesti ,da nord a sud da est ad ovest isole incluse, dove ci sarà un Fulgenzio, sindaco, bugiardo e zelanti detrattori li pronti a ricordarlo mettendolo al pubblico ludibrio dei suoi stessi concittadini.

Quindi un futuro prossimo con un precedente , la sentenza della Suprema Corte di Cassazione n.317,che ha sdoganato due reati (artt.594 ingiure-595 diffamazione) sino ad oggi hanno permesso ,per chi subisce un offesa, di arrivare a chiedere giustizia in risarcimenti da tre a quattro zeri. Ora risulterà vano ogni azione verso detrattori che saranno “autorizzati” a tappezzare di manifesti il nostro,vostro,loro paesetto  . Insomma  il luogo comune del politico che con il sorriso e la sua loquace parlantina può prendere per i “fondelli” , a quanto pare, stia passando di moda ma , ovviamente, nulla è perduto. Infatti immaginate il rovescio della medaglia. Dire le bugie ma restare saldamente al potere a cosa servirà se prove alla mano noi italiani “stravediamo” per i bugiardi e i furbetti, tanto di pendere dalle loro elucubrazioni elettorali ?  Esempio: Caio dice bugiardo a Sempronio , sindaco .  Domani Caio sindaco venendo meno a dire la verità, almeno che non sia un santo in terra (ci crediamo poco!),sarà accusato dal suo predecessore con gli stessi insulti , a modo di neo galateo politico ma con i rafforzativi . Insomma i tempi cambiano  e leggendo una sentenza di questa portata non ci resta che sorridere a denti stretti visto che nello scenario politico attuale chi è senza peccato potrà scagliare il primo manifesto e in fatto di primogeniture nel diventare ridicolo il passo è breve ….