Bari 26 ottobre :_ “Il consumo di suolo è una piaga globale che riguarda molto da vicino la Puglia e in particolar modo il Salento. Un fenomeno che sottrae da tempo paesaggio e strappa terreno alla nostra agricoltura, colonna portante dell’economia locale. Su questo tema urge dare risposte celeri e concrete”.  Il consigliere del M5S Cristian Casili  interviene così sul rapporto del Ministero dei Beni Culturali che ha evidenziato come la Puglia sia la regione d’Italia con il più alto insediamento di campi fotovoltaici, con grandi ricadute sul consumo di suolo.

“Per contrastare il fenomeno  – continua il vicepresidente della V Commissione Ambiente – sono stato l’estensore di una legge, approvata all’unanimità in Consiglio Regionale, per favorire l’accesso all’agricoltura e contrastare l’abbandono e il consumo dei suoli agricoli. Sono convinto che se questa legge trovasse rapida attuazione, potrebbe  favorire il recupero di terreni agricoli abbandonati e preservarli da altre trasformazioni o peggio da un utilizzo indiscriminato come avvenuto per i pannelli fotovoltaici che hanno sottratto ben 4000 ettari di suolo agricolo oltre a causare forti strappi e sfregi al nostro paesaggio. La crisi agricola degli ultimi anni, la forte polverizzazione delle superfici agricole – aggiunge – e il mancato ricambio generazionale sono le principali cause dell’abbandono delle nostre campagne. Senza agricoltura il nostro territorio è destinato a collassare, ricordo  che è stato grazie al lavoro dei nostri contadini se oggi esistono i paesaggi pugliesi da Santa Maria di Leuca fino al Gargano”.

ll provvedimento è finalizzato alla conservazione del suolo in quanto bene comune e risorsa non rinnovabile, alla difesa dell’ecosistema e dell’identità  del nostro paesaggio e alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali e di qualità.  La legge vuole offrire una concreta opportunità di lavoro a tutti coloro che sono interessati ad avviare attività agricole, permettendo di recuperare quei terreni che spesso diventano discariche a cielo aperto. Elemento fondamentale  è l’istituzione del portale online “Banca della Terra di Puglia” che consentirà più agevolmente, a chiunque sia interessato, di avviare nuove attività agricole grazie ad un elenco facilmente consultabile dei terreni incolti o abbandonati e dei fabbricati rurali insistenti.

“In un periodo storico contraddistinto da un forte abbandono e degrado delle campagne pugliesi – spiega Casili –  questa legge ha una notevole portata sociale ed ambientale e risponde alle richieste di tanti cittadini che non hanno un lavoro e vorrebbero avviare un’attività agricola, ma non sanno come reperire i terreni. Grazie a questa legge metteremo in contatto domanda e offerta di suoli agricoli attraverso un aggiornamento costante dell’elenco dei terreni censiti nella Banca della Terra”.