Nardò 15 ott:_ La sinergia tra amministrazione comunale e l’associazionismo crea connubi che rafforzano legami sul territorio di indiscussa utilità per una comunità .

Sabato 14 ottobre presso il chiostro dei Carmelitani il comune di Nardò e l’associazione “Mai Più Randagio”, presidente la signora Simona Zuccaro, hanno presentato www.nardog.it  un portale dedicato all’adozione di cani abbandonati nel comune di Nardò .

Cani che il comune provvede ad alloggiare nei canili della provincia di Lecce a spese della comunità, come previsto dalle odierne normative nazionale.

Una serata interessante con argomenti che abbiamo documentato e che vi proponiamo nella speranza che il problema del randagismo e dell’abbandono dei cani non sia solo circoscritto nell’opera meritoria di volontari e di istituzioni ma riguardi anche una comunità attenta e partecipativa ….

 

https://youtu.be/_-TXvUpB_WA

 

 

https://youtu.be/xtK72j2cQPM

 

https://youtu.be/oy8Keq1ZMzc

 

” La convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente, lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione. Il controllo della popolazione dei cani e dei gatti mediante la limitazione delle nascite viene effettuato, tenuto conto del progresso scientifico, presso i servizi veterinari delle A.S.L.

I cani vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati presso i canili autorizzati non possono essere soppressi e non possono essere destinati alla sperimentazione. Se i cani ritrovati o catturati sono regolarmente tatuati, devono essere restituiti al proprietario o al detentore.

Qualora, invece, i cani catturati non fossero tatuati (anche se accolti in canili autorizzati), devono essere tatuati; se non reclamati entro il termine di sessanta giorni possono essere ceduti a privati che diano garanzie di buon trattamento o ad associazioni protezioniste, previa visita e vaccinazione.

I cani ricoverati nelle strutture di cui sopra  possono essere soppressi, in modo esclusivamente eutanasico, ad opera di medici veterinari, soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità. Va considerato che a partire dal 2005 è obbligatorio l’utilizzo del microchip al posto del tatuaggio, che può sostituirlo solo se chiaramente leggibile. Norme simili sono previste per i gatti. È infatti vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà. Questi sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo. Possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili.

Cosa fanno le istituzioni sul territorio

Le regioni hanno il compito di disciplinare l’istituzione dell’anagrafe canina presso i comuni o le A.S.L., nonché le modalità per l’iscrizione a tale anagrafe e per il rilascio al proprietario o al detentore del codice di riconoscimento del cane. Le regioni provvedono altresì a determinare i criteri per il risanamento dei canili comunali e la costruzione dei rifugi per cani. Tali strutture devono garantire buone condizioni di vita per i cani e il rispetto delle norme igienico-sanitarie e sono sottoposte al controllo sanitario dei servizi veterinari delle A.S.L.
Per quanto riguarda i comuni, invece, le funzioni principali sono: attuare piani di controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione e gestire i canili o gattili e i rifugi per cani anche tramite convenzioni con associazioni animaliste.
Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d’intesa con le A.S.L., avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza. “

(Fonte : http://www.dirittierisposte.it/Schede/Persone/Animali-domestici/tutela_degli_animali_e_prevenzione_del_randagismo_id1133277_art.aspx)