Nardò 25 ago:_E’ proprio vero che non c’è limite al peggio. Per difendere con le unghie e con i denti uno stravolgimento del governo cittadino che altro non rappresenta se non il poltronificio a cui Mellone e i suoi sono particolarmente affezionati, si è risvegliato persino Antonio Vaglio, l’ex Sindaco dei milioni di euro di debiti fuori bilancio per il Comune di Nardò, quello dello staff da oltre 100.000 euro all’anno, quello stesso Antonio Vaglio che venne sfiduciato e rispedito a casa dai suoi stessi Consiglieri di maggioranza.

Vaglio, colui che dovrebbe rifugiarsi in un doveroso silenzio, oggi, dopo aver riscosso una sonora scoppola alle passate amministrative si è dovuto tuffare a piè pari nella piccola laguna del potere melloniano, ridottosi da tre volte Sindaco a garzone di bottega di quello stesso Mellone che lo riteneva il peggior Sindaco che Nardò abbia mai avuto.

Oggi sono insieme, appassionatamente, e si difendono l’un l’altro. Se non fosse che si tratta delle sorti di questa Città sarebbe una scena quasi commuovente.

Si, è vero caro Antonio, hai ragione. La tua Amministrazione ebbe fine anche grazie a me, soprattutto grazie a me, perché io ed il gruppo di Città Nuova ci eravamo resi conto che serietà e competenza erano delle caratteristiche che non ti appartenevano. Il tuo mandato sindacale era più una ruota della fortuna, una slot machine perenne, senza una bussola che sapesse orientare il governo della comunità.

Il presente, tuttavia, non può che darci una straordinaria conferma: facemmo davvero bene a mandarti a casa.

Giovanni Siciliano