Nardò 27 giugno:_di COSIMO POTENZA_La notizia che Nardò sia stata prescelta per un tappa di Battiti live, la famosa manifestazione itinerante organizzata da Radionorba , non può che fare solo enorme piacere sia per il pubblico che di solito richiama che per i personaggi famosi che si avvicendano, durante la serata, sul palcoscenico. Unica nota stonata la mancanza di una zona eventi in città che possa essere considerata come tale in una paese che nell’ultimo anno ha evidenziato la sua tendenza modaiola e festaiola vista l’età anagrafica, al di sotto della media nazionale, dei nostri amministratori.

Sinora, durante le manifestazioni realizzate, ci sono stati solo campanelli d’allarme superati con apprensione ma che non hanno causato danni irreparabili. Utilizzare contenitori ad alto interesse architettonico per spettacoli dove sono coinvolte le masse vista l’inesistente possibilità di poter controllare in modo efficiente il museo all’aperto , senza preoccuparsi di avere alcun rispetto nell’attivazione delle normali misure di sicurezza, assolutamente necessarie dopo la tragica vicenda di piazza S. Carlo a Torino, è un fatto di per sè esecrabile .

Tra l’altro in virtù di questo tragico episodio le normative in materia sono diventate assai più rigide, e hanno reso pressochè impossibile le realizzazione di eventi che raccolgono migliaia di persone in piazze notoriamente a rischio e senza vie di fuga. L’improvvisazione purtroppo è il tallone di Achille di questi ragazzi che stanno attirando le simpatie dei loro coetanei sempre disposti a far festa, ma sperare che non accadano episodi spiacevoli per non dover ricordare un giorno allegro con tristezza è un programma che la saggezza dovuta all’esperienza ci impone di non approvare a cuor leggero. La messa in sicurezza dei luoghi di pericolo dovrebbere essere il primo punto da prendere in considerazione e trovare una rapida soluzione prima che le insidie si trasformino in tragedia un obbligo assoluto per un’amministrazione attenta alla salute dei cittadini.

Purtroppo queste pratiche non sempre vengono svolte in modo egregio , la conferma avuta sul palco del comizio del 25 giugno da parte del nostro primo cittadino che ha annunciato di voler insistere nel mantenere piazza Salandra come culla della Notte della Taranta è già il primo sintomo di come la sordità sia il primo difetto congenito di questa nuova formazione di governo nonostante i ripetuti appelli rivolti dal nostro giornale online, nel tentativo, risultato vano, di far cambiare atteggiamento alla compagine dirigenziale . Portare battaglie contro ogni logica pur di dimostrare la superiorità delle proprie ragioni un male che non porterà alcun beneficio nella nostra città. Un esempio evidente del loro agire lo si è potuto constatare nella presa di posizione, avuta senza ripensamenti dettati dal buon senso, sullo spostamento del semaforo di via Gallipoli , il quale negli anni ha svolto con assoluta precisione il ruolo per cui era stato posizionato in quel luogo cioè quello di evitare incidenti e di rallentare gli automobilisti che percorrevano quotidianamente quel pericoloso tratto stradale. La scusa certamente non plausibile, visto le ingenti spese destinate ad attuare una movida ricca di eventi a volte anche poco interessanti e vicini allo spreco, è che mancassero le risorse finanziarie per installare un nuovo impianto in una zona più ad alto rischio. Per il giudizio sulla nuova soluzione trovata per rallentare i veicoli di passaggio su quel tratto di via Gallipoli ci rivolgiamo direttamente agli automobilisti che hanno avuto modo di percorrere quella via incriminata durante le ore notturne, dove il rialzo pedonale ha creato una situazione di pericolo ad alto rischio incidenti che speriamo di sicuro di non dover mai attivamente mettere in conto. Ai giovani di ritorno dalle discoteche, ai turisti che non conoscono l’insidia celata, ai motociclisti avventati, basterà un attimo di distrazione per trovarsi in serio pericolo di vita. In quel caso sarà facile addossare le responsabilità molto più difficile placare le ire dei parenti delle eventuali vittime causati dai possibili incidenti.

Sulla sicurezza non si gioca al celodurismo! E’ bene che la cosa sia messa in chiaro una volta per tutte!!!