Galatone 13 giu:_ «Ringrazio tutti i cittadini che hanno riposto la loro fiducia in noi e i candidati consiglieri che si sono spesi per il nostro progetto». Il primo pensiero del candidato sindaco Livio Nisi va a quanti l’11 giugno lo hanno scelto e a chi gli è stato accanto, ma subito dopo entra nel merito del risultato delle urne che ha consegnato il destino del governo della città al ballottaggio.  «Servirà un’attenta analisi del voto – dice in premessa Nisi –, ma certamente l’elettorato non ha compreso le divisioni nel centrodestra. Un pericolo che ho segnalato sin dallo strappo di Claudio Botrugno e ora è arrivato il momento di una seria riflessione in tutto l’elettorato di centrodestra che deve dare prova di responsabilità e di tenere seriamente al bene di Galatone. Il rischio è di consegnare la città al centrosinistra che quando ha governato non è riuscita a portare alla scadenza naturale una legislatura, ma soprattutto non ha dato prova di buona amministrazione. Il 25 giugno gli elettori dovranno votare per due filosofie di governo: una di centrodestra e una di centrosinistra. In quella giornata il voto sarà più libero perché non condizionato dall’obbligo morale di esprimere una preferenza per il parente o l’amico. Sarà il momento in cui l’elettorato potrà decidere in piena coscienza se azzerare quello sviluppo del territorio che ha contraddistinto l’azione del nostro governo o se vorrà darci la possibilità di continuare  il progetto di rilancio di Galatone».

Questa l’analisi del candidato sindaco del centrodestra che si trova a fronteggiare un avversario passato al ballottaggio con uno stacco percentuale di 10 punti. «Siamo abituati a combattere partite difficili – conclude Nisi – e lo faremo anche in questa occasione. C’è una differenza importante di voti, ma non insormontabile. Anche nella passata tornata elettorale abbiamo vinto contro un centrosinistra in netto vantaggio. Parleremo ai nostri concittadini per spiegare ancora il nostro programma di governo e lavoreremo con più intensità affinché il nostro messaggio sia ancora più chiaro. Sarebbe un peccato disperdere quello che abbiamo costruito per premiare una coalizione che non ha un programma di governo credibile».