Lecce Ancora un positivo risultato dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Lecce che hanno tratto in arresto 5 persone resesi responsabili in concorso tra loro di furto aggravato.

Nella tarda serata di ieri una donna e un giovane, identificati poi successivamente in MANDALA’ Raimonda, 40enne di Palermo, pregiudicata e VUTO Paolo, 21enne di Taranto, asportavano dall’espositore dei profumi all’interno dell’esercizio commerciale COIN di Piazza Mazzini alcune confezioni di profumo dal valore complessivo di 1.100 euro, riponendoli all’interno di una doppia borsa, per poi scappare attraverso il varco antitaccheggio che stranamente non segnalava il loro passaggio.

La manovra non passata inosservata al vigilante che immediatamente provvedeva ad allertare il 112 mentre si poneva all’inseguimento dei malfattori. Costoro non appena usciti, allontanatisi in un primo momento a piedi, salivano poco dopo a bordo di una Lancia Y di colore azzurro ove li attendevano altri 3 complici, identificati poi nel 52enne MANDALA’ Paolo, nel 45enne MANDALA’ Maurizio, pregiudicati e nella 22enne FONTANA Maria, tutti di Taranto. Una volta in macchina si davano a precipitosa fuga per le vie del centro cittadino, impegnando via Braccio Martello in senso di marcia contrario e terminando la loro corsa in via Monte San Michele, ove venivano bloccati da due pattuglie del Nucleo Radiomobile che, avendo raccolto la richiesta di intervento, si erano portati prontamente sul posto precludendo la via di fuga.

L’immediata perquisizione veicolare consentiva di rinvenire e sequestrare 11 confezioni di profumo di pregio, marca CHANEL e ARMANI, nonché di accertare che la borsa utilizzata dai malfattori conteneva al suo interno un’altra borsa con fogli di alluminio, per eludere il funzionamento del dispositivo antitaccheggio.

L’intera refurtiva è stata restituita al direttore del centro commerciale. Stante gli elementi accusatori raccolti, MANDALA’ Paolo, MANDALA’ Maurizio, MANDALA’ Raimonda, tutti pregiudicati per reati specifici, nonché VUTO Paolo e FONATANA Maria, venivano tratti in arresto. I cinque tarantini si trovavano a Lecce in quanto nella mattinata erano passati a far visita ad un loro parente ristretto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola.

 

Matino.sorpreso a spacciare eroina:arrestato

 Nella giornata di ieri i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Casarano (Le) arrestavano a Matino (Le) per spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 del DPR 309/90) SERGI Roberto Giorgio, classe 89.

Preziose segnalazioni dei cittadini permettevano ai militari di effettuare alcuni servizi di osservazione in abiti borghese nella zona in cui era stata segnalata l’attività illecita. In particolare i Carabinieri riuscivano a notare e bloccare il reo mentre cedeva una dose di 1 gr. di Eroina ad un 49enne del posto. La perquisizione domiciliare a casa dello spacciatore permetteva di recuperare 1 bilancino di precisione, materiale plastico per il confezionamento delle dosi nonché 200 euro in banconote di piccolo taglio. Quanto rinvenuto,  compreso il denaro contante che veniva ritenuto provento illecito dell’attività di spaccio, veniva repertato e sequestrato. In accordo con l’Autorità Giudiziaria, nella persona del P.M. di turno dott.ssa  Maria Vallefuoco, il SERGI veniva tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari mentre l’acquirente segnalato amministrativamente alla Prefettura di Lecce quale assuntore di sostanze stupefacenti (art.75 DPR 309/90).

Spongano viola la sorveglianza speciale: arrestato

Nel corso della notte, i Carabinieri della Stazione di Spongano (Le) hanno proceduto all’arresto in flagranza per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di p.s., ai sensi del D.L. n. 159 del 2011 ARSENI Antonio, classe 69, di Diso(Le).
Durante l’attività di controllo dei cittadini sottoposti al provvedimento di sorveglianza speciale, intensificata di recente dai Comandi della Compagnia in un quadro di aumentata prevenzione maggiorata generale, i militari di Spongano in servizio perlustrativo avevano rilevato l’assenza dell’Arseni presso la propria abitazione in un orario in cui non avrebbe potuto allontanarsi. Avviate immediatamente le ricerche dell’uomo, dopo aver pattugliato le vie del centro cittadino, è stato rintracciato nei pressi di un’osteria del paese, in atteggiamento del tutto rilassato e tranquillo, evidentemente non prendendo molto sul serio le prescrizioni alle quali era sottoposto dal mese di marzo 2017.

Portato in caserma, espletati gli accertamenti di rito, l’Arseni è stato quindi tratto in arresto. Al termine delle operazioni di fotosegnalamento effettuate presso la Compagnia Carabinieri di Tricase, veniva posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’attività di prevenzione e di controllo da parte dei Carabinieri di Tricase, in particolare nei confronti degli individui sottoposti a sorveglianza speciale, proseguirà con la medesima intensità anche nelle prossime settimane, in particolare nelle aree urbane e nelle località maggiormente affollate.