Nardò 18 Mag:_Ieri abbiamo denunciato le strategie e le intenzioni di questa amministrazione di volere assegnare di continuo meriti impropri a Casapound, oggi le nostre ipotesi sono diventate realtà con i titoli riportati sul Quotidiano di Puglia cronaca di Lecce ” Ordinanza anti-caldo diluita su indicazione di Casapound”(18 maggio 2107 Lecce e Provincia pag.21) e Gazzetta del Mezzogiorno “Lettera di Casapound al sindaco..”( 18 maggio 2017 pag.VII cronaca di Lecce) . Cara Sinistra cittadina, difensori della cultura antifascista, fautori dell’accoglienza dovete farvene una ragione questo movimento dalle radici e ideologie fasciste che persegue nel suo programma il ritorno allo stato sociale secondo le regole del ventennio mussoliniano, il blocco dell’immigrazione e la contestuale espulsione degli stranieri, preferibilmente di colore diverso, in Italia e in Europa, che auspica inoltre una riformazione culturale secondo l’ispirazione fondamentale di Giovanni Gentile, già condannato dalla storia, da oggi non solo ha il pieno appoggio delle istituzioni cittadine ma si vogliono ingigantire le azioni compiute assegnando a loro gli onori e i meriti su proposte e soluzioni recapitate negli uffici di competenza da altri soggetti certamente più capaci.
Pensiamo bene che il nostro Sindaco, il Portavoce e i consiglieri presenti in Prefettura fossero a conoscenza dell’istanza presentata, in quella sede, da un’associazione di categoria degli imprenditori agricoli il 20 aprile scorso e nelle date successive e non si capisce il perchè oggi facciano finta di cadere dal pero per dare un plauso e un chiaro apprezzamento all’iniziativa avanzata ieri da Pierpaolo Giuri, come rappresentante del movimento di ispirazione fascista in città, che ricalca in ogni suo passaggio tutte le soluzioni trovate in precedenza.
A scuola un compito copiato di solito riceveva un 2 e una nota di biasimo come voto, nella nostra città le parti si sono invertite chi copia raggiunge il 10 chi invece cerca con il ragionamento e con il lavoro di squadra si impegna di trovare le soluzioni migliori per risolvere una problematica fondamentale per imprenditori e lavoratori non è degno di menzione e non merita la sufficienza.
“Ahi serva Nardò, di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di provincie, ma bordello!”
Mai come oggi il richiamo del sommo poeta calza a pennello tanto quanto un abito fatto su misura sulla nostra città. Quello che stupisce in maniera maggiore non è tanto la credulità del povero cittadino che purtroppo riceve le informazioni,distorte, attraverso gli organi di informazione ma l’ atteggiamento della stampa che si presta a dare risalto a queste strategie, attuate dagli uomini di palazzo, palesemente contraddittorie e facilmente riscontrabili con dati oggettivi che stabiliscono con estrema certezza un quadro diverso.
I media coerenti dovrebbero sostenere il compito non solo di riportare la semplice notizia ma anche di sottolineare l’incongruenza della stessa per renderla credibile e poter fornire una informazione equa, al lettore ignaro, per mettere così in risalto qualsiasi becero disegno ordito ai danni della verità in quanto tale. Oggi ancora una volta nella nostra città è stata scritta una pagina vergognosa con la complicità consapevole, pilatesca e silente di gran parte della popolazione attiva e della stampa.
Ci sentiamo in dovere di stendere un velo pietoso su questa inqualificabile vicenda.

